L’AQUILA – “Durante il Giubileo del prossimo anno, nel periodo della Perdonanza celestiniana non ci saranno eventi di rilievo e si sta pertanto già lavorando per consentire ai tantissimi fedeli che arriveranno nella Capitale di venire all’Aquila, per l’apertura della porta Santa”.
Archiviata venerdì scorso la 730esima edizione della Perdonanza celestiniana, dedicata all’eremita Pietro dal Morrone che divenne papa per pochi mesi con il nome di Celestino V, e al suo messaggio di pace e perdono, nell’intervista ad Abruzzoweb a guardare avanti è il vicesindaco dell’Aquila, Raffaele Daniele, di Fratelli d’Italia, che condivide il lavoro già messo in campo dalla Curia aquilana per creare una sinergia con il Giubileo di Roma dell’anno prossimo, l’anno santo che il Papa convoca periodicamente dal 1300 e che segna una tappa importante per la Chiesa Cattolica. Un grande evento che porterà nella capitale milioni di pellegrini, provenienti da ogni parte del mondo.
E aggiunge Daniele, “un punto di svolta decisivo, per la nostra Perdonanza è stata la venuta di Papa Francesco nel 2022, come pure il successivo riconoscimento dell’Aquila capitale del perdono. Dobbiamo proseguire su questa strada per far crescere l’importanza e il prestigio della Perdonanza a livello anche internazionale. E dunque il giubileo aquilano è una occasione da non perdere, e rappresenta un ulteriore passo verso la Perdonanza del 2026, quella concomitante con L’Aquila capitale italiana della cultura”.
Passando dunque a tirare le somme della edizione che si è appena conclusa, il vicesindaco conferma che “è stata sicuramente positiva. Abbiamo proposto un programma assolutamente vario, per tutti i gusti con manifestazioni culturali di ogni genere. Il programma religioso è stato poi meraviglioso, le messe sono state di altissimo livello, con un coro straordinario, animate in maniera veramente suggestiva e con grande partecipazione. Si respirava davvero un clima di raccoglimento, riflessione e spiritualità che è poi l’aspetto centrale della Perdonanza. Anche il corteo storico ha avuto una partecipazione assolutamente straordinaria, come pure tutti gli eventi culturali collaterali al programma religioso”.
E ancora, dopo le veementi polemiche dell’anno scorso, tiene a sottolineare il vicesindaco: “abbiamo ascoltato tutte le istanze e le proposte di miglioria, abbiamo avuto un palco che non copriva più la meravigliosa facciata della basilica di Collemaggio. Anche il prato è stato preservato, tolta la copertura è assolutamente in ottime condizioni. Piazza duomo è stata piena di vita, e finalmente senza auto”.
C’è poi la questione dei costi, che c’è chi quantifica in due milioni di di euro, di cui però quasi un milione di euro per i palchi, e strutture tecniche che sono però servite per intera stagione, dai Cantieri dell’immaginario fino a Jazz per le terre del sisma che si è concluso ieri.
“Occorre tener conto che il bilancio della Perdonanza non riguarda soltanto i grandi spettacoli, ma anche tutta la parte religiosa, tutti del corteo, tutte le altre manifestazioni collaterali a cui diamo eh un contributo, durante la settimana dell’evento e anche la settimana precedente, perché deve essere tutto il territorio e le realtà vive ad essere protagoniste. E i costi sono dunque del tutto in linea con eventi di simili dimensioni e durata”, conclude Daniele.
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