PALCO PERDONANZA: PER SOPRINTENDENZA TUTTO OK. INTERROGAZIONE PER POST ASSESSORE DE SANTIS

18 Agosto 2023 11:47

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA – Mentre continua a provocare aspre polemiche il posizionamento del palco per i concerti della Perdonanza a ridosso della basilica di Collemaggio, spunta  l’atto della Soprintendenza, più volte tirata in causa, che lo autorizza, sulla scorta di quanto dichiarato dal sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi il quale aveva già citato alcuni passi del documento.

Intanto si registra una interrogazione della consigliera di opposizione Simona Giannangeli  sul contestato post dell’assessore della Lega Francesco De Santis.





Nel documento  della Soprintendenza si sostiene che prima di tutto si tratta di “una operazione momentanea”.

Le prescrizioni prevedono “che sia evitata la installazione di teli oscuranti in modo che sia garantita la più ampia visibilità della basilica. Durante l’esecuzione dell’ allestimento   non siano interessate aree esterne diverse da quelle indicate nella planimetria del progetto. La pavimentazione sia opportunamente protetta  nei punti di appoggio del palco. Al pari sia protetta l’area verde appena ripristinata da qualsiasi ulteriore installazione”.

E ancora, “al termine della installazione tutte le aree interessate siano pulite e ripristinate nello stato attuale dei luoghi precisando che la responsabilità di eventuali danni ai beni tutelati con i conseguenti restauri restano a carico della proprietà. La legge non prevede sanatorie in caso di opere difformi ed eventuali variazioni al progetto autorizzato deve essere richiesta onde non incorrere in sanzioni amministrative e penali”.

Ad avere strascichi poi il post dove De Santis ha scritto quanto segue: “Alcuni di quelli che ieri difendevano gli spacciatori ed i tossici che si facevano le spade e il metadone a Collemaggio (okkupato) oggi pontificano sui metri di distanza dalla Basilica di un palco artistico e affascinante che negli ultimi sei anni ha portato la festa santa e laica dell’Aquila sulle belle cronache di tutta la nazione. Scusate se disturbiamo il vostro agosto droghereccio, ma smettetela di rompere le …. I komunisti ora a L’Aquila sono diventati più cattolici dei papaboys…”





Giannangeli ha inviato alla segreteria della Presidenza del Consiglio comunale un’interrogazione a risposta scritta e orale, sottoscritta dalle minoranze comunali.

“L’interrogazione si è resa necessaria – scrive la consigliera -, data l’estrema gravità e l’elevato grado di offensività del linguaggio e del contenuto del post, elementi che in nessun caso un rappresentante delle istituzioni può permettersi di utilizzare. Dopo esternazioni come quelle contenute nel post, non restano molte strade da percorrere, se non quella delle dimissioni dell’assessore de quo”.

“Questo chiediamo nell’interrogazione rivolta al sindaco e alla giunta, perché lo svilimento di un’istituzione, in questo caso quella comunale, è sempre irricevibile e inaccettabile, perché lede in maniera sostanziale gli obblighi morali e politici che si assumono all’atto dell’incarico, consapevole di dover rappresentare una comunità nel suo complesso. Il ruolo di assessore richiede, in primis, rigore e rispetto della comunità tutta che si intende amministrare e in questa vicenda sono mancati entrambi gli elementi, scrivendo così un’altra pagina di storia non edificante dell’attuale governo locale”.

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