PESCARA – Lutto a Pescara e nella Marsica per la scomparsa di Vincenzo Gentile, morto sabato a 36 anni per complicanze del Covid che ha aggravato fragilità pregresse.
Gentile, è morto sabato all’alba in ospedale, dove era ricoverato da qualche giorno.
Lascia i genitori Giancarlo, medico dentista, e Geltrude, insegnante di scuola media, e il fratello Emanuele, a cui era legatissimo. La famiglia che è originaria della Marsica, di Avezzano, ma ormai da anni risiede a Pescara, come riporta Il Centro.
Per tutti quelli che lo conoscevano, Vincenzo era una persona d’oro. Sino a qualche mese, frequentava con assiduità l’associazione Anffas di Pescara. Per tutti i ragazzi, era un punto di riferimento. “Vincenzo era una persona super attiva – sottolineano gli amici al Centro – uno sportivo, amava il karate e disputava con successo anche le gare. Oltre allo sport, era un bravissimo attore. Si cimentava persino in parti comiche e poi amava ballare. Un ragazzo come pochi. Solare, brillante, sempre sorridente, pieno di vita e seguitissimo dalla sua famiglia, che lo adorava”.
I funerali si sono tenuti ieri, alle 15.30, nella chiesa di San Luigi, a Porta Nuova.