PESCARA: NEL CENTRO EME’ IMPIANTO DELLE RIVOLUZIONARIE LENTI INTRAOCULARI ICL

21 Marzo 2025 13:25

Pescara - Sanità

PESCARA – Correggono la miopia fino a 20 diottrie, l’astigmatismo e l’ipermetropia, garantiscono un’elevata qualità visiva, spesso superiore a quella di occhiali o lenti a contatto, con netto miglioramento della visione notturna, e offrono maggiore libertà a chi pratica attività sportive: sono le lenti intraoculari (Icl), finora 3 milioni gli interventi nel mondo per applicarle, in uso in Italia dagli anni ’90, ma con evoluzioni che negli anni le hanno rese sempre più efficienti e sicure.





In Abruzzo si occupa di questo tipo di intervento il Centro Emé, attivo da dieci anni a Pescara, dotato di alta tecnologia, robotica e intelligenza artificiale applicata all’oculistica, con professionalità esperte in tutte le branche dell’oftalmologia.

“La qualità visiva che si raggiunge dopo l’impianto di lenti Icl è molto elevata”, spiega il professor Rodolfo Mastropasqua, chirurgo oftalmico con quindici anni di esperienza chirurgica e migliaia di interventi eseguiti in Italia e all’estero. “Oggi non basta considerare la sola quantità visiva, ovvero i conosciuti 10 decimi di vista: è importante anche la qualità della visione. Questo tipo di impianto non altera l’anatomia e la biomeccanica della cornea, a differenza del laser. Permette di correggere il difetto visivo senza modificare la struttura corneale e con la possibilità di rimuovere la lente in caso di necessità”.





“Non è semplice, richiede esperienza, ma è ormai una pratica consolidata”, aggiunge Mastropasqua. “L’operazione prevede una microincisione di circa 3 mm per inserire la lente tra iride e cristallino. Il recupero è rapido: in 24-48 ore si ottiene il cosiddetto ‘effetto wow’, come lo chiamano negli Stati Uniti, dove viene prodotta la lente. La stabilità è garantita nel tempo”.

Le lenti intraoculari rappresentano una soluzione anche per pazienti con miopia elevata o per quanti non possono sottoporsi alla chirurgia laser a causa di secchezza oculare o spessore corneale insufficiente. Alcuni altri responsabili e centri Icl in Italia sono: Silvio Zuccarini, responsabile dell’Unità Oculistica di Villa Donatello a Firenze; Andrea Russo, che collabora con l’Università degli Studi di Brescia ed è il responsabile del Centro Oculistico dell’Istituto Chirurgico Palazzo Manzoni a Brescia; Lucio Buratto, direttore scientifico del Centro Ambrosiano Oftalmico di Milano; Francesco Carones, direttore medico della clinica polispecialistica Advalia Milano; Pietro Barboni, Studio Oculistico D’Azeglio di Bologna.

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