PESCARA: PETTINARI, “TOSSICI, PROSTITUZIONE, DEGRADO E ABUSIVISMO, BENVENUTI A RANCITELLI”

15 Marzo 2025 12:47

Pescara - Cronaca

PESCARA – “Come in un film di fantascienza, il quartiere Rancitelli ha tutto ciò che serve per una pellicola che descriverebbe un altro mondo. Tossici che si bucano ovunque a qualsiasi ora del giorno e della notte, occupazioni abusive nei palazzoni popolari di Via Lago di Capestrano e Via Lago di Borgiano, allacci abusivi all’energia elettrica, all’acqua e addirittura al gas, prostituzione per una semplice dose, bighe e calessi come nel 1700, questo e molto altro in “Rancitelli street” come è scritto in un muro di una di quelle strade”.

Questa mattina Domenico Pettinari, Massimiliano Di Pillo e Caterina Artese,  consiglieri comunali di Pescara del movimento politico “Pettinari per l’Abruzzo, hanno tenuto una conferenza stampa assieme ai cittadini a Rancitelli in Via Imele davanti al Campo Donati.





LA NOTA

Un ventennale rimpallo di responsabilità come quello dei “palazzi Clerico”, scheletri di palazzine mai finite, ricolme da sempre di disperati che nonostante innumerevoli sgomberi, sono residenti a tutti gli effetti di quei luoghi. Un contenzioso, quello con gli eredi Clerico, che si può risolvere solo con l’acquisto del terreno da parte del Comune di Pescara e di ciò che rimane di un cemento intriso di povertà e disgrazia per una grande opera di riqualificazione portando qui uffici pubblici.

L’eliminazione del “Ferro di Cavallo” che ha appaltato altri luoghi di spaccio a poca distanza, denominati da noi “Ferruccio” e “Ferretto”, oltre lo slargo della vergogna proprio a ridosso di quella che oggi è la piazza nata dall’abbattimento dei palazzi di edilizia popolare, noti all’intera Italia per lo schiaffo al giornalista Piervincenzi e l’assalto alla troupe di striscia la notizia, dopo essere riuscita ad entrare dentro un appartamento trasformato in emporio della droga.





Alla faccia dello striscione “Welcome to Pescara, capital of cocaine” realtà che abbiamo riportato su un lenzuolo dopo aver letto un articolo de “La Stampa” quotidiano torinese, che ha raccontato il consumo smodato di cocaina nella nostra città, definendola appunto la roccaforte dello spaccio e soprattutto del consumo di stupefacenti.

Insomma, un film che potrebbe migliorare come finale con le autorità che lottano per implementare il tessuto sociale, magari facendo semplicemente funzionare i servizi, e che invece vedono il campo sportivo “Donati”, un gioiellino incastonato in mezzo al caos di cui sopra, e che invece da agosto dello scorso anno non è riuscita a far chiudere un lavoro di sola ristrutturazione degli spogliatoi, nonostante almeno due proroghe che sembrano non finire mai.

I titoli di coda di questo film devono essere ancora scritti, ma basterebbe questa descrizione per raccontare di un non luogo, in una non città, per comprendere quale livello di disattenzione il governo di questa polis ha verso le periferie e verso la gente onesta, che vive in quei luoghi dove il degrado impera e dove la politica va solo prima delle elezioni. Noi, oggi, eravamo ancora una volta qui, a far sentire la nostra voce che porta il grido disperato di centinaia di famiglie

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