PESCARA PROVINCIA CON PIU’ CRIMINALITA’ IN ABRUZZO, CHIETI E L’AQUILA LE PIU’ SICURE

FOCUS SU RAPPORTO DEL SOLE 24 ORE. SUL PODIO IN ITALIA MILANO, ROMA E FIRENZE

16 Settembre 2024 14:09

Regione - Cronaca

L’AQUILA- La provincia di Pescara, con 11.032 delitti denunciati nel 2023, 3.531 ogni centomila abitanti, si colloca al 36esimo posto della graduatoria nazionale. Di questi, il 57 per cento sono commessi nel capoluogo.

E’ quanto emerge da un’elaborazione de ‘Il Sole 24 Ore’ su dati del Ministero dell’Interno.

Nella fotografia dell’Abruzzo le altre province si collocano in una posizione migliore. Al 48esimo posto c’è quella di Teramo con 9.724 delitti denunciati, di cui il 18 per cento nel capoluogo. Più in basso nella graduatoria, 90esmo posto, la provincia di Chieti: 9.750 i delitti denunciati, il 20 per cento nel capoluogo. Su 106 province quella dell’Aquila è al 96esimo posto: 7.058 i delitti denunciati di cui il 31 per cento nel capoluogo.





Per la prima volta dal 2019, attesta la ricerca, i reati denunciati in Italia tornano a crescere, superando i livelli pre-pandemia.

In Italia nel 2023, con un totale di 2,34 milioni di reati denunciati (+1,7% rispetto al 2019 e +3,8% rispetto al 2022), Milano, Roma e Firenze guidano la classifica delle città metropolitane più colpite. Subito dopo Firenze, troviamo Rimini (4ª), Torino (5ª), Bologna (6ª), Prato (7ª), Imperia (8ª)e Livorno (10ª).

Una novità: Napoli (12ª) è sotto Venezia (9ª) che si piazza tra le prime dieci province per numero di reati nel 2023.

Il 30% dei reati denunciati nel 2023 si è verificato infatti nelle 14 città metropolitane, con Milano e Roma che da sole coprono il 15% del totale.

A incidere sono soprattutto i crimini predatori, come furti e rapine. A preoccupare è soprattutto l’aumento di reati violenti, come le rapine e le percosse, ma anche le truffe informatiche, che nel 2023 hanno registrato un balzo del 10,3% rispetto all’anno precedente.





Negli ultimi anni, le truffe e frodi informatiche hanno superato i crimini predatori tradizionali, come furti e rapine, con un aumento del 10,3% rispetto al 2022, e del 42% rispetto al periodo pre-pandemia. Nonostante un lieve calo dei crimini informatici (-12% rispetto al 2022), il fenomeno rimane in crescita rispetto al 2019.

Tuttavia sono in aumento le rapine e le percosse, Nel 2023 sono state denunciate 16.561 rapine (+9,5% rispetto al 2022, +24,5% rispetto al 2019), e 16.645 percosse (+3,1% su base annua, +15,6% rispetto al 2019).

Anche gli omicidi volontari hanno registrato una lieve crescita, tornando a 341 casi nel 2023, con un incremento modesto rispetto agli anni precedenti.

Preoccupa inoltre l’aumento delle rapine tra i giovani, spesso legate a fenomeni di bullismo e violenza, più che a motivazioni economiche. Questi episodi, associati a un clima di maggiore aggressività sociale, contribuiscono a generare insicurezza, specialmente nelle città del Nord Italia, dove le rapine su strada non sono mai diminuite al ritmo dei furti.

 

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