PESCARA – Creare un “nuovo Aurum” nella zona sud di Pescara a ridosso del mare, proprio all’ingresso del porto turistico.
Questo in estrema sintesi il progetto che la famiglia Pomilio realizzerà per accogliere gli uffici dell’impresa di comunicazione istituzionale leader in Europa per fatturato secondo i dati del FT.
L’investimento complessivo messo in campo dalla Pomilio Blumm sarà di circa 10 milioni di euro e avrà una firma prestigiosa sul progetto, quell’architetto tedesco Hans Kollhoff, “padre” della iconica Kollhoff Tower, il grattacielo situato nella Postdamer Platz di Berlino.
All’interno del compound, segnalato da un pannello col classico rinoceronte, il simbolo dell’agenzia interpretato dal leggendario designer Milton Glaser, l’inventore dello slogan “I ❤NY”, si creerà una vera e propria corte rinascimentale, impreziosita da un’opera d’arte dell’artista greco Jannis Kounellis e dell’architetto portoghese Eduardo Souto de Moura che è stata esposta in un’edizione della Triennale di Milano per un evento realizzato in collaborazione con la rivista Domus.
Proprio lo storico direttore del periodico dedicato all’architettura e al design, l’abruzzese Nicola Di Battista, sarà uno degli advisor della realizzazione della nuova sede della Pomilio Blumm.
Non una semplice struttura dedicata ad accogliere uffici, ma un’autentica agorà, in piena continuità con una tradizione familiare – quella dei Pomilio – che ha sempre abbinato la creazione di spazi di lavoro all’innovazione, in un concetto ampio di living che parte dall’Aurum, nel cuore della pineta di Pescara, e si ritrova anche nelle Officine Pomilio a Torino, area nella quale sorgerà la città dell’aerospazio con un investimento di 1,3 miliardi di euro. In quel sito nel 1915 si producevano 150 velivoli al mese.
Del resto, la volontà di abbinare siti produttivi a luoghi di benessere per i lavoratori si ritrova anche a Chieti, nel 1938 nacque lo stabilimento CEL.D.IT, acronimo di Cellulosa d’Italia, a Chieti, per sfruttare l’invenzione dei fratelli Ottorino e Umberto Pomilio che Chieti elaborarono un metodo per estrarre la cellulosa dalla paglia di frumento che consentiva di fare a meno del legno.
Tornando al presente, la cittadella Pomilio o “città della Pomilio” come l’ha chiamata l’architetto Nicola Di Battista nel corso di un incontro sul progetto, ambisce a essere non solo un centro di lavoro ma anche un punto focale per la comunità, ripercorrendo la storia dell’Aurum.
Il parallelo con il gioiello architettonico della Pineta progettato dall’architetto Giovanni Michelucci – che ospiterà i lavori del prossimo G7 che sarà curato dalla Pomilio Blumm – non è casuale: così come un tempo il Kursaal divenne il cuore pulsante dell’industria di Pescara, oggi l’ex area di Finmeccanica si trasformerà nella sede della più grande agenzia di comunicazione istituzionale d’Europa.
Questo progetto rievoca la tenacia e l’ambizione della famiglia Pomilio. Ma c’è di più dietro questa sede. Il progetto promette di attirare giovani talenti in cerca di lavoro e costruttori desiderosi di partecipare a una trasformazione storica della città. Con uno spazio aperto al pubblico la nuova sede della Pomilio Blumm diventerà un punto focale per la riviera sud di Pescara.
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