PISTA CICLABILE NELL’AQUILANO AL VIA: SI COMINCIA DAL TERZO LOTTO

15 Aprile 2015 15:37

L'Aquila - Politica

L'AQUILA – Dovrà essere bandita entro la fine del 2015 la gara d’appalto per i lavori del terzo lotto della ciclovia, o meglio, della pista polifunzionale della Valle Aterno, che una volta completata collegherà 90 chilometri di territorio aquilano da Capitignano, Alto Aterno, passando per L'Aquila, fino ad Acciano, Valle Subequana, nel Basso Aterno.

E sarà proprio la “fetta” dell'Aquila, in zona Sant'Elia, nella quale verrà dato il via all'opera, il terzo lotto, appunto, una trentina di chilometri fino a Tione degli Abruzzi, nella Valle Subequana, perché è la zona che garantisce una situazione favorevole e più rapida rispetto alle altre che invece hanno qualche ostacolo momentaneo e necessitano pure di interventi più “forti”, per i quali si sta lavorando al fine di trovare i fondi necessari.

In tutto serviranno circa 11 milioni di euro. Previsti iluminazioni e collegamento internet senza fili.

I particolari del progetto per cui la Regione Abruzzo ha provveduto a mettere sul piatto circa 1,4 milioni di euro proprio per il terzo lotto, soldi trovati dalla rimodulazione dei Fondi per lo Sviluppo e la Coesione (Fcs), i vecchi Fondi per le aree sottoutilizzate (Fas), fondi europei, sono stati elencati e snocciolati questa mattina all'Emiciclo, alla presenza, tra gli altri, del consigliere regionale del Partito democratico aquilano, Pierpaolo Pietrucci, presidente della Commissione territorio del Consiglio regionale, che ha sposato per primo il progetto e lo ha portato nelle stanze regionali, della rettrice dell'Università dell'Aquila, Paola Inverardi, ed alcuni sindaci dei Comuni “interessati” dalla pista come Pierluigi Biondi, primo cittadino di Villa Sant'Angelo.





Il progetto, come spiegato, “è condiviso con il territorio e gli operatori interessati per mezzo della definizione di un apposito 'Accordo Quadro di Cooperazione' e si articola attraverso un quadro di attività che impegnano Regione Abruzzo, Provincia dell'Aquila, Università dell'Aquila, Comuni i cui territori rientrano nel tracciato, Corpo Forestale dello Stato, Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Ente Parco Nazionale Sirente-Velino”.

“Dentro” ci sono anche Ferrovie italiane, le associazioni che stanno lavorando al Parco fluviale e il Panathlon Club aquilano, quest’ultimo con due “ambasciatori” presenti all’incontro di oggi, Giorgio Spacca e Fulgo Graziosi.

Lo studio di fattibilità, finanziato dalla Fondazione Carispaq, è stato realizzato da una squadra con a capo il professor Pierluigi De Berardinis, del Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile, Architettura, Ambientale dell'Università dell'Aquila, lo stesso che nel corso dell'incontro di stamani ha spiegato gli aspetti più tecnici del progetto.

Inoltre, grazie a un accordo di programma, lo studio di fattibilità al Comune dell'Aquila in qualità di capofila di un partenariato composto da tutti i soggetti pubblici coinvolti nel progetto.





“L’Europa  vuole vedere i progetti – le parole di Pietrucci – e noi ci siamo mossi in questa direzione, con il vice presidente della Giunta Giovani Lolli siamo stati bravi a trovare i fondi. Avremmo voluto iniziare dal primo lotto, quello che va da Capitignano sino a San Vittorino, ma purtroppo problemi legati alla concomitanza dei lavori per la superstrada L'Aquila-Amatrice avrebbero impedito di utilizzare i fondi disponibili entro quest'anno. I primi 25 chilometri rappresentano comunque un primo concreto risultato del progetto che, in prospettiva, con i suoi 90 chilometri, andrà ad unire il Parco del Gran Sasso con quello del Sirente-Velino”.

Per la rettrice Inverardi “siamo di fronte a un bell’esempio di collaborazione tra vari soggetti. Buon auspicio cercare di misurarci su progetti completi. Tante cose in cantiere ma poi alla fine le cose vanno fatte. Saliremo in bicicletta almeno per un primo tratto, in attesa del completamento dell’opera”.

Giorgio Spacca, delegato dal sindaco alla ciclabile e membro del Panathlon, ha dichiarato che “il Comune dell’Aquila si sta già muovendo per reperire i fondi del secondo lotto. Stiamo realizzando un sogno, un bellissimo sogno. Finalmente si potrà fare attività fisica in assoluta protezione, in un territorio grande e stupendo dal punto di vista dello scenario storico ed ambientale”.

“Sarà una ciclovia sicura e buona per tutti, anche di ausilio a un certo tipo di viabilità. E valorizza molto il territorio”, ha detto il professor De Berardinis. “In alcuni tratti – ha continuato – siamo entrati in una specie di compartecipazione con l’ippovia”. Roberto Santilli

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