PESCARA – “E’ mia intenzione presentare un’interrogazione parlamentare sul caso del plesso nel pescarese di Caramanico Terme, facente parte dell’istituto comprensivo di Scafa-San Valentino, dove dal prossimo settembre dovrebbe partire una pluriclasse di 19 studenti comprendente la prima e la terza media”. Lo afferma il deputato Luciano D’Alfonso.
“La stortura è evidente: mettere in una stessa classe studenti che si trovano all’inizio del loro ciclo nella scuola secondaria di primo grado e altri che si accingono ad uscirne vuol dire rivoluzionare i programmi scolastici e indurre una convivenza innaturale tra adolescenti con esigenze molto diverse. E’ un caso molto simile a quello della scuola media di Castelvecchio Subequo, balzata alle cronache pochi giorni fa per lo stesso motivo, e probabilmente ve ne saranno altri in Abruzzo, aventi tutti un denominatore comune: lo spopolamento delle aree interne. E’ un segno tangibile del fallimento delle politiche della Regione per queste zone, ma anche dell’eccessiva rigidità della norma che prevede un numero minimo di iscrizioni in ogni scuola”.
“E’ chiaro che non si può equiparare un territorio montano a quello di una città in pianura o in collina, quindi vi è la necessità di una modifica legislativa che preveda una deroga per le aree interne. L’interrogazione che sottoporrò all’attenzione del governo punterà proprio a questo, considerato che la problematica riveste un carattere di rilievo nazionale. Attraverso questo atto di sindacato ispettivo sarà possibile dare voce alle legittime richieste delle comunità di Caramanico Terme, Salle e Sant’Eufemia a Maiella, i cui ragazzi frequentano il plesso oggetto del provvedimento. Allo stesso tempo esorto l’Ufficio Scolastico Regionale a trovare una soluzione che non stravolga il percorso formativo dei giovani di quei Comuni”.
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