L’AQUILA – Al 13 dicembre scorso, data dell’ultimo rilascio trimestrale dei dati sul portale governativo Italia Domani, la spesa effettiva delle risorse del Piano nazionale ripresa e resilienza (Pnrr) ammontava a 58,6 miliardi di euro, meno di un terzo del totale previsto dal piano, pari a 194,4 miliardi, per realizzare quasi 270.000 progetti.
Per quanto riguarda l’Abruzzo, con 8.094 progetti in essere per un valore di 5,6 miliardi di euro, solo il 16% risulta essere arrivato alla fase del pagamento. E questo a meno di due anni dal termine del piano, previsto per metà 2026, e a tre anni e mezzo dall’approvazione dello stesso, nel luglio 2021.
I dati sono stati elaborati e divulgati dalla Fondazione Openpolis, che sulla trasparenza e comunicazione dello stato di avanzamento del Pnrr ha condotto una strenua battaglia, sfociata anche in interrogazioni parlamentari.
“Fin dal 2021, anno di approvazione del piano, abbiamo lavorato affinché venisse fatta più luce possibile sull’andamento di investimenti e riforme. Non è possibile valutare compiutamente questa ingente mole di risorse se non c’è la minima trasparenza. La chiediamo da sempre e continueremo a farlo fino alla fine”, afferma Vittorio Alvino, presidente della Fondazione Openpolis.
Numeri alla mano, sottolinea poi Openpolis, si ha “la conferma delle difficoltà e dei ritardi che abbiamo denunciato negli ultimi mesi, che contraddicono il tono trionfalistico sul Pnrr della presidente del consiglio Giorgia Meloni e dell’ex ministro Raffaele Fitto, oggi diventato commissario europeo”.
In base ad Open Pnnr, il portale che monitora l’andamento di realizzazione del programma europeo, le riforme legislative previste dovrebbero arrivare all’85% entro marzo, e dunque si è senz’altro nei tempi.
Più indietro, e di molto, invece si è per quel che riguarda la realizzazione dei progetti che possono essere dedotti dai pagamenti effettuati, dall’andamento di spesa: e i numeri dello stesso governo dicono che su 194,4 miliardi di euro è l’ammontare delle risorse disponibili del Pnrr, i pagamenti ammontano a 58,6 miliardi di euro, il 30,1%.
Di questo passo si calcola che andranno spesi 5,6 miliardi in media, ogni mese da gennaio 2025 fino all’ultima scadenza del piano, nel dicembre 2026. “Se è vero che nel prossimo biennio il ritmo di spesa sarà più alto rispetto a quello sostenuto finora, perché molti progetti saranno in fase di realizzazione, la difficoltà appare evidente.
Per quanto riguarda l’Abruzzo gli 8.094 progetti per 5,4 miliardi di euro riguardano la Digitalizzazione (878 milioni) , Scuola, università e ricerca (882 milioni), Impresa e lavoro (313,2 milioni), Cultura e turismo (90.3 milioni), Inclusione sociale (235.1 milioni), Infrastrutture (1.9 milioni), Transizione ecologica (852.1 milioni) e Salute (402.5 milioni). Ed anche in Abruzzo toccherà correre, perché i pagamenti sono ancora al 16% segno che tanti troppi progetti arrancano, o non sono ancora partiti.
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- PNRR ABRUZZO: DI 5,4 MLD SPESO SOLO IL 16%. OPENPOLIS, “GRAVE RITARDO ITALIA E RESTANO 2 ANNI”L'AQUILA - Al 13 dicembre scorso, data dell’ultimo rilascio trimestrale dei dati sul portale governativo Italia Domani, la spesa effettiva delle ris...