PNRR: CORTE CONTI, ALL’ABRUZZO GIA’ 1,1 MLD,
COMUNI PROTAGONISTI, MA ORA INCOGNITA TAGLI

2 Agosto 2023 12:59

Regione - Abruzzo, Economia

L’AQUILA  – In Abruzzo sono stati già impegnati 1.18 miliardi di euro, per una ampia gamma di interventi sul fronte della digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo, transizione ecologica, infrastrutture, mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, inclusione sociale e salute. Di questi 404.052.552 sono stati assegnati alla Regione Abruzzo,  e ben 783.085.694 a 217 comuni su 305, una mole di denaro forse mai vista.

Tra i comuni capoluogo a L’Aquila sono stati già destinati 62,8 milioni di euro, a Pescara 57,2 milioni, a Chieti 41,8 milioni, a Teramo 33,7 milioni.

I dati aggiornati e consolidati al 31 dicembre 2022, sono quelli della Corte dei conti, sezione regionale di controllo per l’Abruzzo, snocciolati nella deliberazione della camera di consiglio del 5 aprile, nella funzione, prevista dalla legge, “di controllo e valutazione sulla economicità, efficienza ed efficacia circa l’acquisizione e l’impiego delle risorse finanziarie provenienti dai fondi del Pnrr”.

Il monitoraggio è stato possibile grazie ai dati forniti dalla Regione, delle Province di L’Aquila, Pescara e Chieti, e da parte di 217 dei 305 Comuni.

Numeri che oggi vanno letti alla luce delle feroci polemiche a seguito della decisione del governo di centrodestra di Giorgia Meloni e del ministro Raffaele Fitto di rimodulare la destinazione dei 191,5 miliardi di euro del Pnrr italiano, di cui 68,9 miliardi a fondo perduto e altri 122,6 miliardi a prestito, con l’argomentazione che non si sarebbe mai riusciti a chiudere i cantieri entro il 2026 per un gran numero di opere previste dalla precedente programmazione fatta dal governo delle larghe intese di Mario Draghi.

E così a cadere sotto la scure di Fitto in Abruzzo, anche  cancellazione di 1,4 miliardi, necessari a velocizzare la tratta ferroviaria Pescara-Chieti-Sulmona-Avezzano-Roma, una opera prioritaria da una trentina d’anni.

Ma anche il dimezzamento a livello nazionale, e dunque anche in Abruzzo, del numero degli ospedali e delle case e di comunità, rispettivamente da 400 a 304, e da 1.350 a 936, strutture che avrebbero dovuto realizzare la tanto invocata sanità territoriale e di vicinato.

Il nuovo Pnrr del governo Meloni prevede poi tagli per 13 miliardi ai comuni, per le infrastrutture, rigenerazione urbana e riduzione del rischio idrogeologico. Tra le eliminazioni dei fondi, figurano quelli destinati alle alluvioni, al welfare e all’Ilva.

Il governo assicura in questi giorni e un tutte le salse che  “i progetti non verranno cestinati definitivamente e verranno realizzate con altri fondi e in altri tempi”, e che non si perderà un euro di fondi del Pnrr.

Intanto però le opposizioni attaccano lancia in resta, e a proposito di comuni, il presidente dell’Anci Antonio De Caro ha tuonato: “il Pnrr è già stato stabilito. Sono risorse che sono state già distribuite ai soggetti attuatori che sono ministeri, Agenzie dello Stato e Comuni. Anche qui, ci sono stati tolti 13 miliardi di euro su 16 e ancora non capiamo perché. Un mese fa  abbiamo fatto vedere a tutti gli esponenti del Governo che i Comuni sono l’unico soggetto attuatore che sta spendendo le risorse”.

In campo anche la Conferenza della regioni: “la sostituzione delle risorse europee con quelle del bilancio potrebbe rappresentare un’incognita forte data da saldi di finanza pubblica e dall’entrata in vigore della nuova governance europea, un rischio blocco dei cantieri senza la certezza dei finanziamenti”.





Torniamo dunque alla fotografia scattata dalla Corte dei Conti, dello stato dell’arte consolidato e con numeri certi del Pnrr in Abruzzo.

Complessivamente, in riferimento a tutti gli Enti che hanno dato riscontro al monitoraggi  la somma complessivamente finanziata dal Pnrr è risultata pari a euro 1.180.791.559, dei quali euro 85.624.199 relativi alla Missione 1 (Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo), euro 357.919.697 alla Missione 2 (Rivoluzione verde e transizione ecologica), euro 550.000 alla Missione 3 (Infrastrutture per una mobilità sostenibile), euro 290.479.534 alla Missione 4 (Istruzione e ricerca), euro 269.078.156 alla Missione 5 (Inclusione e coesione) ed euro 177.139.971 alla Missione 6 (Salute).

Fra le Amministrazioni centrali il Ministero dell’interno risulta titolare di interventi per euro
316.789.819.

La Regione Abruzzo ha comunicato di essere destinataria di finanziamenti Pnrr per complessivi
euro 404.052.552. euro 20.019.258 interessano la Missione 1, euro 94.400.218 la Missione 2, euro 46.565.880 la Missione 4 (i relativi progetti sono tutti relativi alla messa in sicurezza e alla
riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico), euro 65.927.225 alla Missione 5, ed euro
177.139.971 alla Missione 6.

La Regione è il solo fra gli Enti monitorati ad essere titolare di progetti relativi alla Missione 6,
nell’ambito della quale sono previsti progetti per le dotazioni software e hardware per le singole
centrali operative territoriali (COT), per la centrale operativa 116117 (dedicata alle cure mediche
senza carattere di urgenza), per l’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero, per l’acquisto di strumentazione ad alta tecnologia, per la realizzazione di nuovi ospedali e per la
manutenzione straordinaria degli immobili.

I Comuni che hanno dato positivo riscontro al monitoraggio hanno dichiarato, complessivamente,
di essere destinatari di finanziamenti Pnrr per euro 783.085.694, di cui euro 66.578.943 sono relativi alla Missione 1, euro 292.860.292 alla Missione 2, euro 550.000 alla Missione 3, euro 199.358.321 alla Missione 4, ed euro 223.738.138 alla Missione 5 (i finanziamenti destinati alla Missione 6 – Salute riguardano progetti dei quali è titolare la sola Regione).

Il Comune di L’Aquila è destinatario di finanziamenti per euro 62.818.661, di cui euro 1.095.251 per la Missione 1, euro 24.440.556 per la Missione 2, euro 5.962.845 per la Missione 4 ed euro 31.320.008 per la Missione 5.

Il Comune di Pescara è invece destinatario di finanziamenti pari a euro 57.234.750, di cui euro
2.620.897 per la Missione 1, euro 9.228.364 per la Missione 2, euro 11.533.844 per la Missione 4 ed euro 33.851.644 per la Missione 5.

Il Comune di Teramo è destinatario di finanziamenti per euro 33.797.366; euro 1.462.254 sono
destinati alla Missione 1, euro 6.855.154 alla Missione 2, euro 2.086.382 alla Missione 4, ed euro
23.393.576 alla Missione 5.

Infine, il Comune di Chieti è destinatario di finanziamenti per euro 41.826.103, di cui euro 3.332.668 per la Missione 2, euro 2.000.000 per la Missione 4, ed euro 36.493.435 per la Missione 5.

Nell’ambito dei Comuni individuati per fasce numeriche di popolazione, Montesilvano (PE), di
53.402 abitanti, è destinatario di finanziamenti pari a euro 45.170.148, di cui euro 1.039.480 per la Missione 1, euro 18.335.920 per la Missione 2, euro 13.076.748 per la Missione 4 ed euro 12.718.000 per la Missione 5.

Il Comune di Sulmona (AQ), di 22.438 abitanti, è destinatario di fondi PNRR per euro 11.995.785, di cui euro 1.185.535 relativi alla Missione 1, euro 3.409.934 alla Missione 2, euro 1.847.877 alla Missione 4 ed euro 5.552.438 alla Missione 5.





Nell’ambito della fascia numerica di popolazione intermedia, il Comune di Tortoreto (Teramo), di 11.846 abitanti, è destinatario di euro 5.130.676, di cui euro 4.855.600 relativi alla Missione 2 ed euro 275.076 alla Missione 4.

Il Comune di Penne (Pescara), di 11.368 abitanti, è destinatario di euro 12.829.071, dei quali euro 417.871 relativi alla Missione 1, euro 2.620.000 alla Missione 2, euro 7.791.200 alla Missione 4 ed euro 2.000.000 alla Missione 5.

Infine, sono soggetti attuatori anche numerosi Comuni rientranti nella fascia di popolazione
numericamente più bassa di popolazione.

Tra questi, il Comune di Castel Castagna (Teramo), di 451 abitanti, è destinatario di euro 1.488.467, di cui euro 198.467 relativi alla Missione 1 ed euro 1.290.000 alla Missione 2.

Il Comune di Montelapiano (Chieti), di 77 abitanti è destinatario di euro 2.821.299, di cui euro 244.483 relativi alla Missione 1, euro 1.049.950 alla Missione 2, euro 1.196.866,46 alla Missione 4 ed euro 330.000 alla Missione 5.

Ed ecco dunque le conclusioni a cui arriva la Corte dei Conti.

“L’elaborazione dei dati istruttori ha consentito di rilevare che l’esecuzione del Piano coinvolge nel territorio abruzzese anche gli Enti di dimensioni più ridotte, per la possibilità epocale di attingere a risorse importanti sui sei “pilastri“ individuati dalla normativa europea: transizione verde; trasformazione digitale; crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, che comprenda coesione economica, occupazione, produttività, competitività, ricerca, sviluppo e innovazione, e un mercato interno ben funzionante con PMI forti; coesione sociale e territoriale; salute e resilienza economica, sociale e istituzionale, al fine, fra l’altro, di rafforzare la capacità di risposta alle crisi e la preparazione alle crisi; politiche per la prossima generazione, l’infanzia e i giovani, come l’istruzione e le competenze”.

Nell’esecuzione del Piano, gli Enti coinvolti devono, quindi, “modulare la partecipazione valutando la propria situazione economica-finanziaria in modo da contribuire efficacemente alla realizzazione delle milestone e dei target, incrementando la qualità di spesa e tutelando, nel contempo, il rispetto degli equilibri di bilancio anche in chiave prospettica, secondo una giurisprudenza costituzionale consolidata, di natura dinamica, non rilevando solo gli esercizi finanziari interessati dalla erogazione delle risorse, ma anche quelli successivi nel rispetto del principio di equità infra e intragenerazionale,  in considerazione della circostanza che “la realizzazione di nuove infrastrutture può generare un incremento della spesa corrente per le spese di funzionamento e manutenzione, con conseguente impatto negativo sugli equilibri finanziari, in particolare quello di parte corrente”.
e garantendo la migliore efficienza, efficacia ed economicità della propria capacità di spesa.

Il monitoraggio ha poi permesso di individuare le criticità.

Scrive la Corte dei conti: “nelle risposte sono stati talvolta riscontrati dubbi, da parte degli Enti interpellati, in ordine alla loro stessa qualità di soggetti attuatori (taluni Enti responsabili dell’attuazione del progetto hanno ritenuto di non doversi qualificare come tali, utilizzando invece termini nemmeno previsti dalla normativa), ovvero in ordine alla individuazione della Amministrazione centrale titolare dell’intervento”.

In particolare, i Comuni di: Elice, Cortino, Farindola, Gagliano Aterno, Pietracamela, Popoli, Pratola Peligna, Raiano, San Giovanni Lipioni, San Valentino in Abruzzo Citeriore, Villa Santa Lucia degli Abruzzi e Vittorito, pur definendosi “soggetti attuatori”, si sono qualificati come “Autorità centrali titolari dell’intervento”.

Ulteriore criticità è risultata quella dell’utilizzo del sistema ReGiS, previsto e implementato non solo al fine della rilevazione dei dati (“il sistema informatico ReGiS specificamente rivolto alla rilevazione e diffusione dei dati di monitoraggio del PNRR”), ma anche della rendicontazione e del controllo (“nonché a supportare gli adempimenti di rendicontazione e controllo previsti dalla normativa vigente”). E alcuni Comuni hanno infatti segnalato la difficoltà nella rendicontazione attraverso la piattaforma”. Filippo Tronca

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