BARI – “Il Pnrr è già stato stabilito. Sono risorse che sono state già distribuite ai soggetti attuatori che sono ministeri, Agenzie dello Stato e Comuni. Anche qui, ci sono stati tolti 13 miliardi di euro su 16 e ancora non capiamo perché”.
Lo ha detto il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, intervenendo alla trasmissione di La7 Omnibus.
Sotto la scure anche gli ospedali e case di comunità, perché non si riesce a realizzarli in tempo, entro il 31 dicembre 2026. Il loro numero crolla da quasi duemila a poco più di mille, in tutte le regioni.
Ma assicurano a Palazzo Chigi, “i progetti non verranno cestinati definitivamente e verranno realizzate con altri fondi e in altri tempi”.
Nel frattempo, per non perdere i soldi del Pnrr destinati alla sanità, circa 7 miliardi di euro saranno investiti per l’acquisto di attrezzature e macchinari diagnostici. Impossibile, invece, utilizzare quei fondi per pagare medici e infermieri.
“Un mese fa – ha ricordato De Caro – abbiamo fatto vedere a tutti gli esponenti del Governo che i Comuni sono l’unico soggetto attuatore che sta spendendo le risorse. Per fare l’esempio degli asili nido: abbiamo impegnato risorse per il 92,4% dell’ammontare complessivo perché entro la fine di giugno abbiamo fatto le gare. Noi, quei soldi, li abbiamo impegnati. Sono arrivato a quella riunione con un mattone, era il mattone di un asilo nido che stiamo costruendo in un comune della provincia di Latina. Non so perché si tolgano i soldi ai Comuni che invece stanno lavorando e dimostrando che i soldi poi si spendono”.
“Di quei 6 miliardi del ministero dell’Interno, 2 miliardi e mezzo li abbiamo spesi e oggi quelle risorse vengono tolte e saranno sostituite non abbiamo ancora capito come e quando”, ha continuato il presidente dell’Anci sottolineando che “ci sono soggetti attuatori come i ministeri o le agenzie dello Stato che sono ferme al palo, che non hanno ancora fatto le progettazioni esecutive di quelle opere che devono realizzare. Perché toglierle ai Comuni?”.
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