POLITICHE CULTURALI: PD AQUILANO CONTRO COMUNE, “NON C’E’ RINASCITA A FRONTE DEI 25 MILIONI SPESI”

8 Novembre 2023 12:14

L'Aquila - Cultura, Politica





L’AQUILA – “Oggi possiamo parlare di rinascita”: parole del sindaco dell’Aquila, in occasione della festa per i 60 anni del TSA. Una storia gloriosa, che racconta della visione straordinaria di personalità come Peppino Giampaola, Luciano Fabiani e Errico Centofanti; una storia che, negli anni, ha reso L’Aquila una delle capitali italiane della cultura. “Oggi possiamo parlare di rinascita”, dice il sindaco dell’Aquila ricordando che, dal 2017 ad oggi, sulla cultura sono stati investiti 25 milioni di euro. Con quali risultati? A 14 anni dal terremoto, il Teatro Comunale è ancora chiuso, un infinito cantiere nonostante i continui annunci di una riapertura ancora lontana”. Lo si legge in una nota del Pd aquilano molto critico con la politica culturale comunale in cui si fanno molti appunti.

“L’Auditorium del Castello è chiuso, così come il Teatro San Filippo. E che dire dell’Auditorium di Renzo Piano che l’attuale amministrazione sta rischiando di far marcire? L’Auditorium che era stato previsto nel progetto di realizzazione del parco urbano di Piazza d’Armi, lasciato dalla passata amministrazione di centrosinistra con il relativo finanziamento, è stato cancellato con un colpo di penna. Per non parlare del Cinema Massimo, su cui si era realizzato il primo stralcio di lavori sulla parte strutturale e che, nonostante le risorse disponibili, giace in stato di abbandono”.





“pNon si conosce, poi, lo stato  di avanzamento della pratica per la ricostruzione di Santa Teresa, storica sede del TSA. Eccola la rinascita di cui parla il sindaco dell’Aquila che, oramai, racconta di una continua rinascita della città come ci trovassimo in un eterno presente incapace di realizzarsi davvero. Una città vive la rinascita nel solco della cultura se in essa si sente immersa l’intera comunità, in particolare i giovani: una città che fa della cultura il suo valore non ha nulla a che fare con una città dei DASPO e delle camionette in centro storico. Ci chiediamo, dunque: come sono stati spesi i 25 milioni investiti negli anni? Sono risorse che sono state destinate all’eventificio estivo ad uso della propaganda della destra al governo della città? Crediamo sia doveroso spiegare alle cittadine e ai cittadini come sia stata investita una somma così ingente che, se utilizzata in modo oculato, avrebbe dovuto generare importanti e durature ricadute economiche, sociali e culturali che, ad oggi, non vediamo”.

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