L’AQUILA – “La sicurezza in città è un problema che questa amministrazione intende risolvere? Tra tutte le possibilità che avrebbero a disposizione per affrontare l’annoso contenzioso sul comando della polizia municipale, l’unica che l’amministrazione non intende prendere in considerazione è quella risolutiva della nomina tramite concorso di un comandante in divisa, come la legge regionale impone e per ben due volte il Tar ribadisce”.
Così, in una nota, i gruppi di opposizione di centrosinistra al Comune dell’Aquila.
“Il sindaco Pierluigi Biondi e la sua giunta, pur di non farlo, sarebbero disposti addirittura a declassare il comando di polizia municipale a semplice ufficio, comprimendo così quell’autonomia che un corpo di polizia dovrebbe avere e incidendo ancora meno sulle questioni di pubblica sicurezza in città. Del resto, oggi – aggiungono -, in commissione di Garanzia e Controllo, l’assessore Laura Cucchiarella non ha inteso smentire le voci di un declassamento. Il personale manca, la stessa assessora Cucchiarella dichiarò che si era sotto di una cinquantina di agenti, e dopo la sentenza Tar che non riconosce Tiziano Amorosi come dirigente e azzera tutte le scelte dell’amministrazione, manca anche il comandante”.
“Declassare il Comando sarebbe un’idea che, qualora confermata da atti formali, rappresenterebbe una mortificazione al ruolo di capoluogo di Regione della nostra città, ancor di più in un momento come quello che stiamo vivendo in cui la richiesta di sicurezza arriva a gran voce dalla cittadinanza. Il paradosso è che L’Aquila ha un dirigente ‘speciale’ per seguire i grandi eventi cittadini, ma al momento nessun comandante di polizia municipale, neanche ad interim, visto che anche con un giudizio Tar pendente, l’amministrazione non si è premunita di farsi trovare preparata”, concludono i gruppi di opposizione.
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