L’AQUILA – I consiglieri regionali del Pd, Pierpaolo Pietrucci, e di Legnini Presidente, Americo Di Benedetto, in una nota inviata all’assessore regionale alla sanità, Nicoletta Verì, sollecita la soluzione di problemi riguardanti la postazione del 118 a Bazzano e le condizioni dei dipendenti della Rsa di Montereale.
“Egregio assessore”, scrivono i consiglieri,” abbiamo sollevato più volte in questi mesi, sugli organi di informazione e con iniziative istituzionali in Consiglio regionale, le questioni per le quali le scriviamo. Si tratta di temi che le sono ampiamente noti essendo stati trattati da tempo, ma per i quali non si riesce ad addivenire a soluzioni o a necessari e concordati momenti di confronto. Ci riferiamo in primo luogo all’attivazione della Postazione 118 di Bazzano/Paganica, nella zona Est dell’Aquila (e più in generale a tutte le nuove postazioni) così come previsto dal Comitato Regionale Emergenza-Urgenza Abruzzo – che il 9 maggio scorso ha definito la nuova mappatura delle postazioni territoriali del sistema 118, compresa la Postazione H12 Diurno India a Bazzano”.
“Da allora – e sono trascorsi circa 80 giorni – non è stata ancora predisposta la delibera, né alcun altro atto o provvedimento attuativo di tale decisione. Non si capisce il motivo di questo assurdo ritardo: non vogliamo pensare ad atteggiamenti volutamente lassisti e di boicottaggio amministrativo. E tuttavia, avendo di fronte il mese di agosto, il timore è che questo atto slitti ancora danneggiando il diritto alla salute di tante persone, soprattutto nelle situazioni di emergenza e urgenza”, proseguono.
“In secondo luogo, le segnaliamo il tema della condizione dei dipendenti della Rsa di Montereale, in provincia dell’Aquila, e dei lavoratori della riabilitazione psichiatrica della cooperativa “Lavoriamo Insieme”, oltre che – più in generale – delle centinaia di precari della Asl1. In una recente seduta della Conferenza dei Capigruppo si era concordato che la Direzione della Asl avrebbe convocato i sindacati per condividere una strategia di tutela dei lavoratori e delle loro professionalità spesso decennali, nell’interesse dei pazienti e del servizio sanitario. Questo incontro ancora non è stato nemmeno previsto. E nel frattempo avanzano le procedure concorsuali che rischiano di pregiudicare i diritti e le aspettative di tanti operatori sanitari e socio-sanitari che da anni lavorano in condizioni di incertezza e precarietà. Ci affidiamo al suo senso di responsabilità per superare lo stallo che frena entrambe le questioni. Perché ogni ulteriore ritardo sarebbe davvero uno sfregio alla già complicatissima situazione della nostra sanità e del nostro ospedale”, concludono.
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