PRECARI ASL L’AQUILA: ANAAO, “FOLLE MANDARLI A CASA, PROFESSIONALITA’ PREZIOSE, SAREBBE LO SFASCIO”

DURA PRESA POSIZIONE SU VERTENZA 150 ADDETTI SUPPORTO AMMINISTRATIVO DEL SEGRETARIO REGIONALE GRIMALDI E DEL SEGRETARIO AZIENDALE LOMBARDI

21 Maggio 2025 18:27

L'Aquila - Lavoro, Politica, Sanità

L’AQUILA – “La Asl dell’Aquila non può privarsi di 150 professionalità, che hanno acquisito competenza ed esperienza, perché sarebbe lo sfascio, e non si possono mettere in mezzo ad una strada intere famiglie. La sanità ha bisogno di produttività, non di tagli, che peggiorerebbero ancor di più il passivo. La politica e la società civile di questa provincia si deve unire, si deve svegliare, deve prendere coscienza e mettersi al fianco di queste persone”.

Nell’intervista ad Abruzzoweb lo ribadisce con forza il sindacato Anaao, per voce del segretario regionale Alessandro Grimaldi, presidente dell’Ordine dei Medici della provincia dell’Aquila, primario del reparto di Malattie infettive dell’ospedale San Salvatore e capo dipartimento medicina, e Loreto Lombardi segretario aziendale della Avezzano Sulmona L’Aquila, primario del reparto di chirurgia e diagnostica endoscopica nonché sindaco di Scoppito.

Da parte dell’Anaao, insomma, massima vicinanza e solidarietà al  personale precario del supporto tecnico e amministrativo in forza a tre cooperative esterne, 150 persone che prestano servizio alla Asl aquilana da anni, e che non hanno ora certezze di mantenere il posto di lavoro, allorché arriveranno intanto i 53 vincitori di concorso, individuati con la pubblicazione della relativa graduatoria. Ieri in consiglio regionale è stata approvata una risoluzione per la loro stabilizzazione, ma le incertezze rimangono come pure lo stato di agitazione.





“Siamo assolutamente contrari all’ipotesi – esordisce Grimaldi – che si perdano persone che negli anni hanno sviluppato tutte delle grandi professionalità, che ricoprono dei ruoli importanti e delicati. Io ho una segretaria che è una persona molto preparata e che svolge per me all’interno del dipartimento medico, dove ci sono 44 reparti, un lavoro insostituibile. Pensare di rinunciare a queste persone significa mandare in crisi il sistema. Sono persone che hanno dato un contributo anche durante le crisi della pandemia del covid e quella dell’hackeraggio. Sono persone che guadagnano stipendi bassi, in certi casi da fame, hanno famiglie, figli e cosa accadrà quando perderanno il posto di lavoro”.

Loreto Lombardi, indica come possibile soluzione una società in house aziendale.

“Come Anaao ci siamo interessati da tempo alla questione dei precari nell’intera Asl, e avevamo proposto una società in house aziendale, e non regionale come quella pugliese che ha avuto criticità. Dove riunire tutti i servizi, amministrativi, pulizie, manutenzioni, servizio mensa. Facemmo un calcolo a spanne, fatti gli investimenti iniziali su mezzi, attrezzature e strutture, ci sarebbe stato un risparmio medio di ben 10 milioni di euro l’anno, rispetto l’esternalizzazione a società esterne, che oggi costano complessivamente 90 milioni di euro. E con maggiori garanzie per lavoratori, che potevano essere assunti e stabilizzati”.

E tiene a sottolineare: “i problemi delle società in house derivano dai mancati controlli, quelli veri, non solo sui bilanci, ma sulle performance e la gestione, ci sono queste condizioni non possono diventare in nessun modo un baraccone”.

Osserva dunque Grimaldi: “il concorso di fatto non va a compensare il fabbisogno di personale: si parla di 56 assunzioni su 150 persone che già lavorano. Quindi significherebbe circa 100 addetti in meno, e la cosa più grave è che noi abbiamo formato delle persone che poi dovranno andare a casa e che si ritroveranno in una situazione di vita difficilissima ma soprattutto perderemo delle grandi professionalità. Lo stesso che accade quando in Italia si spendono 200 mila euro a testa per formare giovani medici, e poi vanno all’estero.





Per Lombardi, non va dimenticato poi che “la nostra azienda, e questo è un dato di fatto, nonostante tutti i problemi che ha, è l’unica che fa mobilità attiva in Abruzzo. Sarebbe folle quindi andare a depauperarla ancora di più. Non vorrei che si arrivasse anche ad un blocco del turnover, ad un blocco delle assunzioni anche dei sanitari, e solo a pensare a questa logica di tagli lineari,  fatti con un’accetta, mi viene lo sconforto”.

Conclude Grimaldi: “dobbiamo puntare non a tagliare, ma ad aumentare la produttività, cercare di offrire più servizi, abbattere le liste d’attesa, ma non tagliare, perché questo innesca un circolo negativo. Per fare un parallelo, a seguito della crisi finanziaria si continuava ad imporre a stati come la Grecia dei tagli draconiani che impedivano a quell’economia di risollevarsi. La stessa cosa avviene adesso in sanità, dove c’è una spesa buona e una spesa cattiva. Chi  sta lì in Regione ha l’obbligo di controllare la spesa cattiva e mi chiedo: questi signori, che adesso ci fanno tutte queste belle lezioni sul risparmio, dove erano prima?  Non posso pensare che 130 milioni di euro si siano prodotti in un solo giorno…”.

 

p;

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©
  1. PRECARI ASL L’AQUILA: ANAAO, “FOLLE MANDARLI A CASA, PROFESSIONALITA’ PREZIOSE, SAREBBE LO SFASCIO”
    L'AQUILA - "La Asl dell'Aquila non può privarsi di 150 professionalità, che hanno acquisito competenza ed esperienza, perché sarebbe lo sfascio, e ...


Ti potrebbe interessare:

ARTICOLI PIÙ VISTI: