L’AQUILA – Una giornata campale dentro e fuori Palazzo Silone, sede della Giunta regionale all’Aquila, ore concitate nelle quali si è cercato soprattutto di scongiurare lo scenario peggiore in un momento delicato, non solo per i lavoratori, ma anche per gli equilibri del centrodestra alla guida della Regione, come dimostrano le quantomeno “disordinate” comunicazioni arrivate a più riprese dai partiti di maggioranza.
La protesta, iniziata ieri sera con un sit-in davanti alla Regione, ha per ora raggiunto il primo obiettivo della proroga contrattuale di 4 anni per i 150 lavoratori precari del servizio amministrativo della Asl di Avezzano-Sulmona-L’Aquila, con la stessa azienda sanitaria che ha proceduto all’aggiudicazione definitiva dell’appalto, al termine del tavolo tecnico a cui hanno partecipato il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, di FdI, con il capogabinetto Stefano Cianciotta, il capo dipartimento Salute della Regione, Emanuela Grimaldi, con il dirigente Enrico Marini, e il manager della Asl, Ferdinando Romano, insieme al direttore amministrativo Stefano Di Rocco e ai dirigenti Alessia Parlatore e Andreina Gabini.
Un banco di prova non indifferente per un centrodestra alle prese con le pesanti conseguenze del buco della sanità – che per il quarto trimestre del 2024 è di 113 milioni di euro -, per colmare il quale è stato disposto il blocco del rinnovo agli interinali delle quattro Asl abruzzesi, con un provvedimento firmato dal direttore del Dipartimento Salute Grimaldi.
E così, mentre si attendevano comunicazioni ufficiali da parte di Regione e Asl, con i sindacati ancora in attesa di conoscere gli esiti, è arrivato in serata l’annuncio in solitaria della Lega, che in una nota a firma del vicepresidente della Giunta Emanuele Imprudente e dei consiglieri regionali Vincenzo D’Incecco e Carla Mannetti, ha fatto sapere: “Apprendiamo con soddisfazione che la Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila ha provveduto, mediante apposita delibera, all’aggiudicazione del contratto relativo all’affidamento del Servizio di supporto amministrativo e tecnico per un periodo di quattro anni”.
Un’informazione ufficializzata dal partito che, non aveva rappresentanti al Tavolo, prima ancora che dal presidente Marsilio che in giornata aveva solo assicurato, senza ancora aggiungere dettagli: “Non c’è nessun licenziamento in vista, voglio tranquillizzare i lavoratori, le loro famiglie e i sindacati dei lavoratori. Al contrario stiamo procedendo alla conclusione di una procedura concorsuale per assumere il personale necessario e superare la stagione del precariato”.
Poco dopo la comunicazione dei sindacati Cgil, Cisl e Uil: “Da informazioni assunte presso gli Uffici della Asl, a seguito dello stato di agitazione proclamato dalle organizzazioni sindacali e dopo il presidio tenutosi dinnanzi gli uffici della Giunta regionale dal personale dei servizi amministrativi e tecnici esternalizzati dalla Asl1, apprendiamo che la medesima Asl sta procedendo all’aggiudicazione definitiva dell’appalto. Inoltre, è da poco pervenuta la convocazione della Prefettura dell’Aquila prevista per il giorno 20 maggio, alle ore 12, per il previsto tentativo di conciliazione”.
Quindi, a dare notizia della proroga di 4 anni ci ha pensato il Carroccio che nel pomeriggio aveva inviato anche un’altra nota sul tema ringraziando il “presidente Marsilio per essersi prontamente attivato per salvaguardare i lavoratori interessati”.
Del resto, è stato il primo partito del centrodestra ad attivarsi ieri, con il consigliere Mannetti che, scattato l’allarme, ha richiesto un tavolo urgente di confronto della maggioranza, per poi presentarsi al sit-in dei lavoratori in Regione, insieme al consigliere regionale Pd Pierpaolo Pietrucci.
Questa mattina, mentre era in corso l’incontro con la Asl, oltre a loro con i lavoratori c’erano il senatore di FdI Guido Liris, il capogruppo di FdI in consiglio regionale, Massimo Verrecchia, il vice presidente della Regione, Emanuele Imprudente, il consigliere comunale ed ex parlamentare Stefania Pezzopane.
Grande assente il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, presidente dell’Anci Abruzzo e del Comitato ristretto dei sindaci, oltre che responsabile nazionale Enti locali di FdI.
Il primo cittadino, ieri a Bruxelles ed oggi a Palermo per una manifestazione di Anci giovani, ha ricevuto numerose critiche per la sua assenza e per non “averci messo la faccia”, come sottolineato dalle opposizioni.
Ha evidenziato il consigliere al Comune dell’Aquila Paolo Romano: “I diritti dei lavoratori non si difendono con la retorica. I diritti si costruiscono ogni giorno, con scelte vere, con percorsi concreti. Mettendoci la faccia. La figura del sindaco rappresenta la figura più vicina al cittadino ed è l’estremo difensore delle difficoltà di un territorio. Vale lo stesso discorso per il suo ruolo di presidente del comitato ristretto dei sindaci: non può diventare una carica simbolica; deve pesare, deve contare, deve consumare la responsabilità che rappresenta, soprattutto quando in gioco c’è il lavoro, fonte di sostentamento e dignità, di persone che ricoprono anche posizioni strategiche per la sopravvivenza dei nostri servizi sanitari, dunque per la salute dei cittadini”.
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