ROMA – Rissa sfiorata nell’Aula del Senato tra Roberto Menia (FdI) e il senatore di M5s Marco Croatti con intervento dei colleghi dei due parlamentari e dei commessi per dividerli (VIDEO).
Tra loro anche il senatore Guido Liris, di FdI, già vice sindaco dell’Aquila ed assessore regionale al Bilancio, attuale capogruppo in Commissione Bilancio di Palazzo Madama, oltre ad essere stato relatore della legge di stabilità.
La vice presidente Anna Rossomando ha sospeso la seduta per consentire il ritorno all’ordine.
L’aula del Senato ha ripreso quindi l’esame del ddl sul premierato poco dopo le 14, per concludersi alle 20, secondo quanto ha deciso la conferenza dei capigruppo.
Tutti i gruppi di opposizione hanno minacciato di non rientrare in Aula se non fosse stato convocato un ufficio di presidenza che esamini e sanzioni i fatti che hanno portato alla sospensione della seduta. Il presidente ha accolto la richiesta e l’ufficio di presidenza sarà convocato in giornata.
Il Senato ha ripreso il voto degli emendamenti all’articolo 3 del ddl sul premierato elettivo. In mattinata ne erano stati votati, o saltati con il metodo del canguro, solo 15. L’articolo 3, modificato in Commissione su suggerimento di diversi costituzionalisti, modifica il cosiddetto semestre bianco, cioè gli ultimi sei mesi del mandato del presidente della Repubblica. Per coordinarlo con il resto della riforma si prevede che il Capo dello Stato possa sciogliere le Camere anche nel semestre bianco, quanto lo scioglimento “costituisce atto dovuto”, vale a dire è richiesto dal premier eletto sfiduciato o dimissionario.
Domani non ci saranno lavori, dato che è prevista alla Camera la cerimonia per i cento anni dell’uccisione di Giacomo Matteotti. Il Senato, dunque tornerà a esaminare il ddl sul premierato martedì 11 giugno, cioè dopo le europee.
Ad accendere gli animi è stato un vibrante intervento di Ettore Licheri (M5s), che si è rivolto ai senatori del centrodestra dicendo “voi siete Giorgia”. A quel punto sono iniziati gli scambi di insulti reciproci, dei quali dalla tribuna era difficile identificare gli autori.
Improvvisamente Menia è sceso precipitosamente verso il centro dell’emiciclo dirigendosi verso i banchi opposti, bloccato immediatamente dal questore Antonio De Poli che si trovava al centro avendo intuito che gli animi si stavano riscaldando.
È allora scattato il senatore romagnolo di M5s Coratti verso Menia, a sua volta placcato dai colleghi. Immediatamente i commessi si sono frapposti ai contendenti.
Il presidente Ignazio La Russa ha annunciato che “quanto accaduto negli ultimi minuti sarà oggetto dell’attenta valutazione dell’Ufficio di presidenza”. Poi ha immediatamente convocato la capigruppo ed ha incaricato i questori di preparare una relazione sui fatti avvenuti in Aula.
All’uscita Menia ha spiegato ai cronisti di essere scattato perché era stato insultato. Poi ha mostrato una foto scattata prima della rissa sfiorata in cui si vede il capogruppo del Pd Francesco Boccia che dà le spalle all’emiciclo mentre parla con i propri senatori.
“Tra gli insulti ho sentito la parola culo – ha aggiunto – ma il culo lo ha mostrato Boccia e la presidenza non ha visto”.
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