L’AQUILA – Ecco i nomi dei tre libri finalisti dell’edizione XXI del Premio Letterario Internazionale “L’Aquila” BPER Banca intitolato alla grande poetessa aquilana Laudomia Bonanni. Per la Poesia edita (sezione A) accedono alla finale del concorso: Silvia Bre, “Le campane”, Giulio Einaudi Editore; Federico Federici, “Profilo minore”, Nino Aragno editore, e Plinio Perilli, “Museo dell’uomo. Poesie e poemetti (1994 – 2020), Zona. Premio alla Carriera a Dante Marianacci “Bagliori planetari”, Nino Aragno editore.
Domani 18 novembre ore 17 in programma l’incontro “Donne giornaliste di metà ‘900 tra ostacoli e perseveranza, oggi come allora. Laudomia Bonanni e la denuncia politico-sociale delle condizione femminile”, organizzato da Ordine dei Giornalisti, nella sala assemblee Fondazione Carispaq corso Vittorio Emanuele II L’Aquila.
Il 19 novembre ore 11 ci sarà invece la Cerimonia Finale di premiazione, all’Auditorium del Parco del Castello con la presenza dell’Ospite d’Onore e degli autori finalisti.
Giuseppe Marco Litta, responsabile Direzione Territoriale Centro Est di BPER Banca, spiega che il Premio Bonanni è “un appuntamento annuale tra i più rilevanti del panorama letterario nazionale, che la Banca sostiene con convinzione, nella consapevolezza di quanto la cultura possa rappresentare un motore di sviluppo per l’economia locale. Ne è un esempio rappresentativo la figura della scrittrice aquilana nata all’inizio del secolo scorso, figlia di una maestra elementare che volle darle il nome di Laudomia, la protagonista di Niccolò de’ Lapi, un libro di Massimo D’Azeglio. Figura che ancora oggi incarna l’emblema del marcato spirito culturale che anima la città dell’Aquila”.
Silvia Bre è nata a Bergamo nel 1953. Vive da molti anni a Roma. È una scrittrice, poetessa e traduttrice italiana. Le sue poesie sono tradotte in francese, inglese, spagnolo, olandese, serbo-croato, sloveno, ungherese, coreano. Tra i suoi lavori: da Einaudi ha pubblicato Le barricate misteriose (2001), Marmo (2007), La fine di quest’arte (2015) e Le campane (2022), nonché tre volumi di traduzioni da Emily Dickinson: Centoquattro poesie (2011), Uno zero piú ampio (2013), Questa parola fidata (2019).
Federico Federici è nato a Savona nel 1974, laureato in Fisica. Dal 2000 al 2004 ha svolto attività di ricerca all’Università di Genova, sulla Microscopia Confocale, Microscopia a Due Fotoni e Cibernetica. Ha pubblicato a proprio nome, o a nome Antonio Diavoli, alcune raccolte di poesia e prosa. Ha tradotto vari autori dal tedesco, dall’italiano in inglese e dal russo Nika Turbina. È responsabile per l’Italia del progetto The Conversation International. Tra i suoi lavori L’Opera racchiusa (2009), Mrogn (2017), Misure del sonno (2021), Lettere d’Amore a Peter Rabbit (2021).
Plinio Perilli è nato a Roma nel 1955. Ha esordito come poeta nel 1982, pubblicando un poemetto sulla rivista “Alfabeta”, auspice Antonio Porta. La sua prima raccolta è del 1989, L’Amore visto dall’alto (Amadeus). Perilli associa all’attività di poeta quella di saggista e critico letterario, curatore di molti classici, antichi e moderni. Tra le sue operare: Promises of Love Selected Poems (2004). Costruire lo sguardo (2009), Gli Amanti in Volo (2014), Stretti nello stretto (2017).
Stefania Pezzopane, presidente della Giuria del Premio aggiunge: “Anche quest’anno il lavoro della Giuria Tecnica non è stato facile per l’alta qualità delle opere arrivate. Siamo orgogliosi della crescita del Premio, che è divenuto un punto di riferimento per le grandi case editrici. I poeti partecipano con entusiasmo al concorso e con altrettanta gioia giungono in città per le manifestazioni del Premio. La qualità poetica di questa XXI edizione rispecchia la crescita constante del Premio”.
Infine Giuliano Tomassi, segretario del Premio: “La partecipazione delle case editrici al Premio è stata numerosa e di grande qualità anche in questa edizione. Il valore del Premio è in costante crescita. Il numero di opere che partecipa al concorso conferma il crescente apprezzamento del Premio stesso da parte dei poeti e degli editori. La terna di finalista dimostra la grande qualità dell’edizione XXI”.
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