L’AQUILA – “Le lezioni saranno con modalità mista: telematica a distanza, oppure in presenza nelle aule universitarie con una capienza dimezzata, e a scegliere liberamente saranno gli studenti”.
A due settimane dalla ripresa delle lezioni del secondo semestre, il rettore Edoardo Alesse, medico e professore di “Scienze tecniche di medicina di laboratorio, nell’intervista streaming ad Abruzzoweb, fa il punto della situazione all’Università dell’Aquila, che tornata a quasi 12 anni dal sisma a pieno regime deve ora affrontare le conseguenze della pandemia del coronavirus.
“Ovviamente all’interno dell’università – spiega Alesse – saranno applicate tutte le accortezze per impedire la diffusione del virus, dal distanziamento fisico all’utilizzo della mascherina, della capillare presenza di igienizzanti, dal monitoraggio e controllo degli ingressi, e dalle prenotazione degli spazi per le varie attività”.
Dato positivo e non scontato è che i dati parziali delle iscrizioni in questo terribile anno non solo hanno tenuto, ma sono in crescita, attestandosi per ora a circa 16.500 di cui il 40% fuori provincia e fuori regione, con un incremento quest’anno di 3.100 nuovi studenti, pari al 16,1% in più.
“Ammetto durante il periodo del lockdown – spiega il rettore – avevano un motivato timore che potesse verificarsi un abbattimento delle iscrizioni. I dati del ministero aggiornati a metà novembre, registrano invece un importante incremento, tenuto conto anche che alcuni nostri corsi sono stati posticipati e in altri bisogna attendere le prove di ammissione. Possiamo dire con certezza che la nostra Università crescerà ancora. E questo significa davvero essere tornati a pieno regime, rispetto agli anni successivi al terremoti del 2009. Non godiamo più dell’abbattimento fiscale, siamo nel novero normale degli atenei italiani che campano con le loro forze e con le loro tasse, con la capacità di attrarre studenti e fare buona didattica e buona ricerca, con la capacità di interagire con il territorio, individuando, nel nostro caso come terza missione quello dello sviluppo sostenibile, e svolgendo un importante ruolo nel campo della sanità e dell’ingegneria”.
Buon segno e viatico per il futuro, è che L’Università dell’Aquila è entrata nell’élite accademica mondiale, tra i primi mille atenei sui 3omila mondiali piazzandosi anche davanti altri e ben più blasonati in tre prestigiose graduatorie: l’Academic ranking of world universities (Arwu), classifica redatta dall’Università Jiao Tong di Shanghai con una metodologia di tipo accademico, molto orientata alla ricerca; il Times Higher Education University Impact Rankings (THE WUR), classifica globale elaborata ogni anno dalla rivista britannica Times Higher Education, che ha sede a Londra; e l’UI GreenMetric World University Rankings.
“Siamo in ottima posizione in molti ranking, ma questi ultimi risultati sono per noi eccezionali. Essere nel gruppo di testa a livello planetario ci riempie di orgoglio”, commenta Alesse.
Infine un appello al senso di responsabilità, vero vaccino contro l’epidemia che ancora flagella l’Italia: “noi siamo al cospetto di un virus ancora sconosciuto, su cui occorre fare ancora molta ricerca. Dobbiamo fidarci della vaccinazione, sperare che nella bella stagione, e soprattutto adottare tutte le precauzioni di protezione individuale e distanziamento fisico. Purtroppo dobbiamo resistere ed evitare la promiscuità”.
LA DIRETTA
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