L’AQUILA – “I test genetici oggi rappresentano un importante strumento per una stima accurata del rischio di malattie rare ed ereditarie in ambito oncologico. In questi anni sono stati fatti grandi passi avanti nella medicina preventiva e all’Aquila ci prepariamo ad avviare, con l’’Unità Operativa di Genetica Medica una efficace rete per le malattie rare in sinergia con i centri di tutta le regione”.
Così, in un’intervista ad AbruzzoWeb, Francesco Brancati, professore ordinario di Genetica medica all’Università dell’Aquila e direttore dell’Unità operativa di Genetica medica presso l’ospedale “San Salvatore” dell’Aquila.
Il tema della medicina preventiva e l’importanza dei test genetici per la prevenzione dei tumori, ad esempio il test BRCA reso noto dall’attrice Angelina Jolie, al centro dell’intervista, nel corso della quale Brancati ha spiegato: “In questi anni, all’Aquila abbiamo messo su un bel team composto prevalentemente da professioniste molto preparate e capaci e oggi abbiamo a disposizione un pannello multigenico che comprende ben 14 geni per forme eredo-familiari particolari”.
Ma, sottolinea Brancati, “non tutti devono necessariamente sottoporsi a test genetici e la platea non può essere allargata troppo. Ci sono diversi criteri di appropriatezza che vengono individuati dal genetista al momento della consulenza, partendo soprattutto dalla raccolta dei dati genetici familiari”.
“Basti pensare – sottolinea Brancati – che circa l’80% delle malattie rare ha una base genetica, questo riesce a dare la misura della rilevanza di test specifici per intervenire con tempestività”.
“Grazie al grande lavoro portato avanti dall’Agenzia sanitaria, l’anno scorso si è arrivati ad un documento molto importante per organizzarci sul territorio abruzzese in specifici centri di riferimento, attraverso una rete che ci consentirà, di qui a breve, di offrire un servizio diagnostico accurato ed efficace”.
Download in PDF©