L’AQUILA – “In Abruzzo su 370mila pensionati, 40mila hanno un assegno mensile inferiore a 500 euro. Tutto ciò è scandaloso, non è accettabile più questa disparità economica. Efficaci politiche di contrasto alla povertà devono essere la priorità e dunque, ad esempio, basta mancette e fondi a pioggia a discrezione dei consiglieri a fine anno, le risorse devono essere prima di tutto funzionali a progetti per migliorare le condizioni di vita degli abruzzesi”.
Lotta e contrasto alla povertà economica e stop alla tradizione natalizia in consiglio regionale dei fondi a pioggia: un impegno non da poco quello del professor Luciano D’Amico, ex rettore dell’Università di Teramo, e candidato della coalizione di centrosinistra e M5s alle elezioni regionali di marzo, contro il candidato presidente del centrodestra, Marco Marsilio, di Fdi e presidente uscente.
Impegno preso, non è dato a sapere se già dalla prossima e ultima manovra di Bilancio della legislatura a dicembre, durante la conferenza stampa “Nessuno si salva da solo. La politica al servizio degli ultimi”, convocata oggi pomeriggio nella sede della Cgil dell’Aquila alla presenza del coordinatore regionale di Demos Alfonso D’Alfonso, e del deputato Paolo Ciani, segretario nazionale Demos.
Nell’ultimo bilancio giova ricordare, sono stati oltre 1.400 i destinatari dei circa 13 milioni di euro stanziati a pioggia la sera del 30 dicembre in consiglio regionale. Poste decise ed elargite a piene mani a discrezione dai consiglieri regionali e dagli assessori, dopo che si è trovato un accordo bipartisan. Segnatamente i consiglieri e gli assessori di maggioranza e consiglieri di centrodestra hanno potuto disporre di un budget di 300mila euro ciascuno, quelli delle opposizioni di centrosinistra e Movimento 5 stelle di 200mila euro. Andati al sostegno economico delle parrocchie, proloco, una miriade di associazioni culturali e sportive, per realizzare monumenti, celebrazioni, convegni e festival. E ancora una valanga di modesti o più consistenti fondi per opere pubbliche, prioritarie o meno, nei comuni abruzzesi.
Sulla stessa lunghezza d’onda Alfonso D’Alfonso, da sempre contrario, in una certa solitudine, ai fondi a pioggia.
“La priorità della regione Abruzzo dopo le elezioni di marzo, e con la vittoria di Luciano D’amico devono essere la lotta alla povertà, la sanità e l’accoglienza. Ci sono 6 milioni di italiani a rischio indigenza, e allora le risorse dovranno essere concentrate su questo fronte, tutte per il diritto alla casa, alla salute, per mandare i figli a scuola, per i disabili, per l’assistenza sociale. Pertanto basta con lo scandalo dei fondi a pioggia di fine anno, per sagre e feste. I fondi per le attività e associazione culturali vanno stanziati solo con regolari bandi”.
Ciani ha invece affrontato il tema dell’immigrazione: “tutti gli italiani stanno vedendo come il centrodestra abbia fatto solo propaganda, senza alcun riscontro con la realtà vera, abbiamo subito per anni una predicazione dell’’odio. Eppure abbiano il 10% dei cittadini non italiani, lavoratori onesti, che contribuiscono a mandare avanti il Paese. Ebbene anche loro, a destra, sono considerati abusivi, barbari invasori. Occorre uscire dalla retorica dell’invasione e lavorare ad un ad una nuova strategia dell’accoglienza e dell’inclusione”.
Ha detto a questo proposito D’Amico: “l’impegno è quello di elaborare e realizzare un progetto di governo che vada in una direzione della risposta ai bisogni. Per quello che riguarda l’immigrazione, blocchi navali e chiusura dei porti sono propaganda. Dobbiamo piuttosto preoccuparci del fatto che gli immigrati sempre meno in realtà vogliono venire in Italia per stabilirsi, qui sono di passaggio, il loro obiettivo è vivere in altri paesi. Eppure in Abruzzo le morti degli anziani superano le nascite di bambini, c’è una grande emergenza demografica”.
E ha citato Ennio Flaiano che dell’abruzzesità sottolineava anche “la tolleranza, la pietà cristiana (nelle campagne un uomo è ancora “nu cristiane”), la benevolenza dell’umore, la semplicità, la franchezza nelle amicizie”. Filippo Tronca
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