PROCESSO APPALTI BENI CULTURALI ALL’AQUILA: UNA CONDANNA, ASSOLUZIONI E PRESCRIZIONI PER ALTRI 22

3 Dicembre 2024 20:20

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA – Una condanna e 22 tra assoluzioni e prescrizioni.





È questo l’esito del processo sugli appalti per i beni monumentali dell’Aquila.

La sentenza è arrivata nel tardo pomeriggio, dopo una lunga camera di consiglio, da parte del collegio del Tribunale aquilano, presieduto dal giudice, Monica Croci.

La condanna a sei anni di reclusione è arrivata per Lionello Piccinini all’epoca dei fatti responsabile unico del procedimento di ricostruzione del Teatro comunale dell’Aquila.





Nel mirino della magistratura aquilana sono finite le gare d’appalto con ribassi consistenti, che le ditte esecutrici, secondo l’accusa, d’accordo con gli imputati, avevano avuto modo di recuperare durante i lavori con le perizie di variante, riassegnate con affidamento diretto o con procedure negoziate senza gara.

L’inchiesta era scattata nel 2017 quando i carabinieri avevano focalizzato l’attenzione sul recupero post-sisma del patrimonio culturale vincolato.

Un’indagine che aveva portato anche all’applicazione di alcune misure cautelari. Sotto la lente della procura sono finiti la chiesa di Santa Maria Assunta a Tione degli Abruzzi, la chiesa di San Domenico di Sulmona, la chiesa di San Salvatore a Civitaretenga, l’Abbazia celestiniana di Sulmona, le Mura civiche dell’Aquila nel il tratto che va piazza Duca degli Abruzzi a Porta Branconia, la Torre medicea di Santo Stefano di Sessanio, la chiesa di San Sisto all’Aquila, il Teatro comunale del capoluogo e la chiesa di San Biagio a Cappadocia.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: