PROCESSO “CABINA REGIA”, TUTTI ASSOLTI O PRESCRITTI. D’ALFONSO: “FARE LUCE SU POLIZIA GIUDIZIARIA”

8 Novembre 2021 20:29

Pescara - Cronaca

PESCARA – Si conclude con assoluzioni e prescrizioni, a distanza di dieci anni dagli arresti, la vicenda giudiziaria sul presunto malaffare al Comune di Spoltore (Pescara), nota come processo “cabina di regia”.

L’ex sindaco Franco Ranghelli, l’ex presidente del Consiglio regionale Marino Roselli, l’imprenditore Alessandro D’Onofrio e l’ex consigliere comunale Pino Luigioni sono stati assolti, perché “il fatto non sussiste”, dal Tribunale collegiale di Pescara, per il reato più grave, cioè quello di associazione per delinquere. Ranghelli, Roselli e D’Onofrio sono stati assolti anche dal reato di falso.





Insieme a loro, sono stati assolti, sempre dall’accusa di falso, il geometra Giuseppe Del Pretaro, i tecnici comunali Emilio Di Paoloemilio e Bruno Crocetta, l’ex dirigente comunale Tullio Santroni. L’ex primo cittadino, Roselli e l’imprenditore D’Onofrio sono stati assolti anche da una delle accuse di corruzione. Prescritti per Ranghelli, Roselli, Luigioni, D’Onofrio e per i costruttori Luigi Zampacorta e Marcello Sborgia i reati – in alcuni casi anche riqualificati – contestati negli altri capi di imputazione.

Gli imputati erano accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere, corruzione, tentata concussione, falso e abuso d’ufficio. Ranghelli e Roselli il 26 luglio 2011 finirono agli arresti domiciliari.

Nel mirino dell’accusa (il pm all’epoca era Gennaro Varone) c’erano la redazione del nuovo piano regolatore, l’appalto del servizio di riscossione dei tributi della pubblicità e le sanzioni per le violazioni del codice della strada, l’accordo di programma per l’ampliamento del cimitero e un progetto per la realizzazione di appartamenti nella zona del fiume Pescara. Per conoscere le ragioni dell’assoluzione bisogna attendere che vengano depositate le motivazioni.





Oggi è una bella giornata per la città e la Provinica di Pescara e per la Regione Abruzzo: un altro amministratore degli anni ’90 e dei primi anni Duemila, Marino Roselli, è stato assolto nonostante la montagna di emotività accusatoria che si è scaraventata su di lui e sui suoi collaboratori. Non dirò una parola su coloro che hanno nutrito quella montagna di accuse, devo però dire molto sulla fine che ha fatto questo fascicolo giudiziario”, scrive in una nota il senatore del Pd Luciano D’Alfonso, presidente della commissione Finanze di Palazzo Madama.

“Mi ricordo ancora -aggiunge- i rumori di quei giorni contro questo amministratore e non posso escludere di dire quello che penso di una stagione della giustizia a Pescara. Quanto ha sbagliato quella polizia giudiziaria che si è dedicata alla raccolta di elementi per costruire i castelli accusatori? Non finirò mai di occuparmi di questo argomento, farò in modo che nasca una precisa pubblica opinione sul non lavoro di parte della polizia giudiziaria e scoprire chi e perché ha costruito quelle cantonate di accertamento giudiziario. Venerdì in una conferenza stampa dirò quali sono stati gli errori”.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: