L’AQUILA – Burocrazia implacabile anche con i defunti quando ci sono soldi in ballo e scatta la riscossione coattiva. Tanto più spietata stando ai fatti se si tratta di persone che hanno soggiornato nelle case antisismiche del Progetto Case. ll Comune dell’Aquila, infatti, sta inviando cartelle per presunti mancati pagamenti di utenze per acqua e riscadamento agli eredi delle persone scomparse, gli ex assegnatari degli alloggi, per un totale di 182 mila euro.
Lo si apprende da una recente determinazione dirigenziale nella quale si specifica che è stato approvato un elenco di 82 assegnatari (deceduti) degli alloggi del Progetto C.A.S.E. con posizione debitoria relativamente alle spese per utenze di Gas Riscaldamento e acqua calda sanitaria.
Ecco il periodo di calcolo annualità: conguaglio 2013-14, annualità 2015, 2016 e 2017-18, per un importo complessivo pari ad € 182.614,93, comprensivo della quota interessi e delle spese di spedizione recuperate.
Si presume che l’ente abbia fatto precedenti solleciti agli interessati in modo da evitare la prescrizione spesso invocata dagli assegnatari quando si fa riferimento a richieste lontane nel tempo.
Va anche precisato, però, che l’ente è obbligato per legge a chiedere questi arretrati, o almeno a esperire il tentativo, altrimenti incorrerebbe in sanzioni da parte della Corte dei conti. Posto che forse questi atti potevano essere avviati anche qualche anno fa.
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