PROGETTO DIFESA COSTA DI VIGNOLA A VASTO: IL COMITATO LITORALE, “NON BASTA SERVONO INTEGRAZIONI”

22 Novembre 2023 11:58

Chieti - Cronaca

VASTO – “Il progetto di difesa costiera di Vignola, presentato dal Comune di Vasto, non sembra rispettare, con ogni evidenza, le ultime direttive nazionali (2016/2018) in materia di erosione costiera. Secondo le “Linee guida nazionali per la difesa della costa dai fenomeni di erosione e dagli effetti dei cambiamenti climatici” dell’ultimo Tavolo Nazionale sull’Erosione Costiera del 2018 (sottoscritto peraltro anche dalla regione Abruzzo ), si evidenziano molteplici e sostanziali criticità legate alle barriere frangiflutti emerse e soffolte che non possono essere ignorate”.





Lo afferma il Comitato litorale vivo di Vasto (Chieti) in un comunicato.

“Quanto riportato nel documento redatto nel 2018 con la supervisione tecnica dell’ISPRA Istituto Superiore per la Protezione la Ricerca Ambientale e voluto dal MASE Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, mette in luce che riguardo le “barriere frangiflutti emerse e sommerse” gli “effetti indesiderati sono molteplici” Cit. E ancora: “La diffusione che oggi si registra di queste tipologie di difesa non è quindi giustificabile con l’efficacia delle stesse, ma piuttosto con la mancanza in passato di studi, monitoraggi e analisi sufficienti a svelarne tutti gli aspetti, anche negativi, e con la necessità di rincorrere i fenomeni e le esigenze di protezione lungo zone sistemi costiere in rapido sviluppo (anni ’60 e ’70).” Cit. Nonostante il progetto preveda a margine l’utilizzo di dispositivi recenti, le così dette Reef Ball, il cuore dell’opera si basa invero su classiche barriere soffolte, peraltro di grandi dimensioni ed estese a tutto il litorale interessato”.





“Il progetto, così concepito, parrebbe quindi gravato da tutti gli effetti negativi dovuti alle barriere frangiflutti che, come detto, sono ampiamente documentati dalle direttive nazionali, che ne sconsigliano senza mezzi termini l’installazione. I tempi e le tecnologie sono maturi per abbandonare un simile modello impattante, orientandosi verso soluzioni virtuose che risolvano il problema senza ledere il paesaggio, l’ambiente e i legittimi interessi della comunità tutta”.

Nelle prossime ore il Comitato sottoporrà all’attenzione del Comune di Vasto una bozza di progetto a supporto ed integrazione di quello esistente affinché tenga conto dei temi qui sollevati.

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