CHIETI – “Mi sono candidato a presidente della Provincia, invitato da tanti amici, e l’ho fatto ben volentieri, nella consapevolezza però che la competizione è già segnata, e sarai un ingenuo a pensare il contrario, e questo a causa del meccanismo del voto ponderato, che io contesto fortemente, perché antidemocratico e discriminatorio: non capisco perché la preferenza di un consigliere comunale di Lanciano debba valere 396 voti e quella di un consigliere di un piccolo comune dell’entroterra solo 26 voti. Parliamo tanto di piccoli centri delle aree interne che si spopolano e allora a questo punto dovremmo dare più peso alla loro preferenza”.
Così nell’intervista in diretta streaming Filippo Paolini, candidato sindaco di Lanciano, candidato presidente della Provincia di Chieti sostenuto dalle liste “Paolini presidente” e “Il territorio con Paolini”. Il centrosinistra candida invece il sindaco di Vasto, il dem Francesco Menna, appoggiato da “Uniti per la provincia”, che contiene esponenti del Pd, Italia Viva, Azione e M5S, e la lista del sindaco di Montelapiano, “Provincia verde” Arturo Scopino.
A votare sono sindaci e consiglieri, e quanto più è grande il loro Comune, più il loro voto pesa, e dunque alle elezioni di sabato parte strafavorito Menna, che ha dalla sua i consiglieri di Vasto, Chieti, Francavilla Atessa e altri grandi comuni.
Per quanto riguarda il ruolo della Provincia afferma poi Paolini: “quando negli anni ’70 si ragionava sull’istituzione delle Regioni, ci furono molti parlamentari che dissero ‘abbiamo già le province facciamo delle province più grandi e di peso’. Poi fecero le Regioni e lasciarono anche le Province. Oggi ci sono da spendere i fondi del Pnrr, e le province dovrebbero avere un ruolo fondamentale, ma un ente a metà non funziona bene, ecco perché occorre potenziarle al più presto, per metterle in condizione di operare al meglio”.
LA DIRETTA
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