L’AQUILA – “Queste notizie non avremmo voluto più sentirle ma nonostante anni di mobilitazione della nostra associazione contro la violenza verso il personale sanitario, siamo ancora all’anno zero. Questi fatti di cronaca non fanno più notizia, tale è l’abitudine ad ascoltarli. L’Italia è attraversata da nord a sud da un’ondata di violenza verso le strutture e gli uomini ma soprattutto le donne del Sistema sanitario nazionale. Le aggressioni verso i professionisti sanitari sono le più vergognose ed ignobili perché perpetrate nei confronti di persone che lottano, nonostante le gravi difficoltà in cui versa il nostro Sistema sanitario nazionale, per salvare vite e migliorare la qualità della vita di tutti noi. Tali atti devono essere stigmatizzati da tutti e non soltanto dagli addetti ai lavori. Io credo che ormai la violenza verso di noi si sia insinuata in tutte quelle persone che sopraffatte dai problemi sociali ed economici, scaricano la loro aggressività contro chi gli è a portata di mano. Siamo profondamente solidali e vicini a tutti i colleghi e soprattutto colleghe che sono ogni giorno in prima linea, mi riferisco soprattutto ai reparti e servizi che gestiscono le emergenze. Oggi ancora di più chiediamo con forza la riapertura del posto di Polizia h 24 e più personale per poter gestire situazioni di questo genere”.
Lo afferma in un comunicato Loreto Lombardi, segretario aziendale della Asl 1 per l’Anaao-Assomed, il sindacato dei medici dirigenti, intervenendo sulla gravissima aggressione avvenuta ieri al pronto soccorso dell’ospedale “San Salvatore” dell’Aquila, dove un 35enne, L.E.F., si è scagliato con violenza contro P.F., di 60 anni, Medico Psichiatra presso il reparto di Psichiatria del “San Salvatore” ed anche Docente Universitaria presso il Dipartimento Discab dell’Università dell’Aquila.
La psichiatra ha riportato una grave frattura scomposta di femore, per la quale sarà sottoposta a intervento chirurgico presso il reparto di ortopedia e con una prognosi di 90 giorni. L’aggressore, dagli esami di accertamento, è risultato positivo a cocaina e cannabis ed è stato ricoverato nel reparto di Psichiatria, dove si è rivolto agli operatori sanitari con minacce ed offese.
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