TOTONOMI: FRATELLO EX MINISTRO LORENZIN IN CAMPO CON LEGNINI, FDI SCHIERA QUATTRO EX CONSIGLIERI, IL NODO GEROSOLIMO IN CASA DELL'UDC

REGIONALI: CANDIDATI UFFICIALI E UFFICIOSI, ECCO IL PANORAMA DELLE LISTE

di Marco Signori

20 Dicembre 2018 07:00

Regione - Politica

L'AQUILA – Tra candidati ufficiali e ufficiosi, tra chi ancora sfoglia la margherita e chi non riesce a decidere se e, in alcuni casi persino con chi candidarsi, il motore della campagna elettorale si mette faticosamente in moto in vista delle regionali del 10 febbraio prossimo.

Saranno più di trecento gli aspiranti consiglieri, dieci per ciascun posto disponibile all'Emiciclo (sono 31), tra cui una folta schiera di sindaci, per un numero complessivo di liste che potrebbe superare la dozzina.

In un quadro in cui manca ancora il candidato del centrodestra, che aspetta l'ufficializzazione del senatore romano Marco Marsilio di Fratelli d'Italia, mentre il centrosinistra propone Giovanni Legnini e il Movimento cinque stelle Sara Marcozzi, Forza Italia presenta stasera a Pescara la propria lista.

Saranno in campo gli uscenti Mauro Febbo, Paolo Gatti (che però ha contattato AbruzzoWeb per escludere la ricandidatura) Emilio Iampieri e il capogruppo Lorenzo Sospiri, l'ex consigliere regionale Emilio Nasuti, l'ex assessore comunale dell'Aquila Annalisa  Di Stefano, defenestrata dal sindaco Pierluigi Biondi dopo le tensioni con gli azzurri, il presidente dell'assise civica aquilana Roberto Tinari, l'ex presidente della Provincia dell'Aquila Antonio Del Corvo, l'ex sindaco di Atri (Teramo) Gabriele Astolfi, il coordinatore provinciale di Chieti Daniele D'Amario, il sindaco di Casalanguida (Chieti) Luca Conti, il sindaco di Villalfonsina Mimmo Budano, l'ex consigliere regionale Antonio Prospero, che tuttavia potrebbe abdicare in favore del figlio Francesco, consigliere comunale di Vasto (Chieti) in quota Lega che potrebbe abbandonare i salviniani che non sembrano orientati a inserirlo in lista, la consigliera comunale di Lanciano (Chieti) Graziella Di Campli, il sindaco di Palombaro (Chieti) Consuelo Di Martino, il consigliere comunale di Pescara Eugenio Seccia, la capogruppo al Comune di Spoltore (Pescara) Marina Febo, l'avvocato sulmonese Katia Puglielli, il consigliere comunale di Montesilvano (Pescara) Walter Cozzi, e Lucia Ottavi, moglie del sindaco di San Benedetto dei Marsi (L'Aquila) Quirino D'Orazio, che ha appena aderito al partito.

Esclusa l'ipotesi di candidatura del vice sindaco dell'Aquila Guido Liris, protagonista dello strappo col partito e regista della fuoriuscita di quattro consiglieri comunali su cinque, che potrebbe essere in campo con Fratelli d'Italia, con cui l'approdo all'Emiciclo è realisticamente più semplice visto che è un partito più piccolo in cui è più facile primeggiare.

Nel centrodestra, poi, insieme alle altre due liste di partito, Fratelli d'Italia e Lega, ci saranno il cartello centristra composto da Udc e Democrazia Cristiana, la civica Azione Politica e una lista del presidente, alla quale secondo quanto si apprende un po' tutti i partiti dovranno dare un contributo visto che il candidato governatore essendo abruzzese solo di origini non ha una rete di relazioni e sostenitori personali sufficiente a comporla senza aiuti.

I centristi sono quelli ad avere il nodo più complesso da sciogliere: accogliere o meno il consigliere regionale di Abruzzo Civico Andrea Gerosolimo, su cui c'è il veto della Lega, che bussa alle porte del centrodestra dopo aver rotto con il centrosinistra e con l'allora governatore Luciano D'Alfonso, tanto da abbandonare la giunta in cui era assessore, anche se ha più volte affermato che interlocuzioni sono in corso sia a destra che con Legnini.





“Se lo accoglieremo? “Non lo escludiamo” si limita a dire ad AbruzzoWeb il segretario regionale dell'Udc, Enrico Di Giuseppantonio, “l'importante è che ci sia un'idea concreta e condivisa su cosa fare per l'Abruzzo”.

Nella lista Udc-Democrazia Cristiana potrebbero poi trovar posto Alessio Monaco, consigliere uscente di centrosinistra nel 2014 eletto con la lista Regione Facile, il consigliere comunale di Lanciano (Chieti) Paolo Bomba, l'assessore comunale di Chieti Antonio Viola, Angelica Bianco della segreteria del deputato Gianfranco Rotondi, il medico ortonese Giuseppe Granata.

Fratelli d'Italia candida ben quattro ex consiglieri regionali, Luca Ricciuti, Giorgio De Matteis, Donato Di Fonzo e Benigno D'Orazio, il sindaco di Rapino (Chieti) Rocco Micucci, il coordinatore provinciale di Chieti Antonio Tavani, il consigliere comunale di Teramo Raimondo Micheli, l'ex sindaco di Montefino (Teramo) Sandro Sierri, l'avvocato rosetano Ivano Ortelli, il sindaco di Trasacco (L'Aquila) Mario Quaglieri, il referente di Avezzano (L'Aquila) Antonio Del Boccio, l'ex deputato Massimo Verrecchia, il consigliere comunale di Chieti Marco Di Paolo, l'assessore comunale di Casalbordino (Chieti) Carla Zinni, il sindaco di Celano Settimio Santilli.

Nel chietino potrebbero essere della partita anche il vice sindaco di San Giovanni Teatino, Giorgio Di Clemente, e il sindaco di Perano Gianni Bellisario, con Azione Politica, il sindaco di Gamberale Maurizio Bucci e l'ex sindaco di Casoli Giancarlo Barrella con la lista di Fabrizio Di Stefano, candidato governatore corteggiato per il rientro nei ranghi.

La Lega è quella più avanti di tutti e ha già ufficializzato le liste in tutte e quattro le province: all'Aquila schierati Emanuele Imprudente, Tiziana Del Beato, Antonietta La Porta, Antonio Morgante, Giulia Donatelli, Leonardo Casciere e Simone Angelosante, a Pescara Nicoletta Verì, Luca De Renzis, Lino Galante, Carla Ricci, Angelita Palumbo, Ottavio De Martinis e Vincenzo D'Incecco, a Chieti Alessandro Bevilacqua, Emanuele Marcovecchio, Sabrina Bocchino, Efrem Martelli, Anna Lisa Bucci, Annarita Guarracino, Fabrizio Montepara e Nicola Campitelli, a Teramo Pietro Quaresimale, Gianni Mastrilli, Simona Cardinali, Maria Di Domenico, Antonio Di Gianvittorio, Emiliano Di Matteo e Federica Rompicapo.

In casa centrosinistra il numero di liste di cui si parlava fino a qualche settimana fa erano quattro, ora con la discesa in campo di Legnini, che sabato a Pescara formalizza la sua candidatura col supporto di oltre 150 sindaci, potrebbero diventare sei: si parte da quelle di Partito democratico, Articolo 1, Italia dei valori e Socialisti (che potrebbero tornare sui loro passi dopo la sbandata per il centrodestra), alle quali si aggiungerà +Abruzzo, declinazione locale di +Europa, e una composta da soli amministratori che avrebbe il profilo della “lista del presidente”. Ancora in forse quella espressione dei civici Gerosolimo, che come detto tratta su due tavoli, e Mario Olivieri, consiglieri uscenti che hanno costruito un percorso comune con l'ex dem Donato Di Matteo.

In +Abruzzo saranno candidati i consiglieri uscenti Maurizio Di Nicola e Lucrezio Paolini, nel 2014 eletti rispettivamente con Centro democratico e Idv, e l'assessore uscente Giorgio D'Ignazio, approdato all'Emiciclo col centrodestra e poi transitato in Civica popolare dell'ex ministro Lorenzin. In lista ci sarà anche il fratello di quest'ultima, Lorenzo Lorenzin, sindaco di Cappadocia (L'Aquila) e il consigliere comunale di Sulmona (L'Aquila) Fabio Pingue. Bocche cucitissime sugli altri candidati.





Le priorità, spiega Di Nicola, sono macroregionalismo, rientro dei cervelli con l'aiuto dei fondi comunitari, miglioramento del servizio pubblico del trasporto e turismo.

Nel Partito democratico, puntano ad una conferma il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, che dovrà prima ottenere una deroga dal Partito democratico per il terzo mandato, non previsto dallo Statuto del partito, i consiglieri Pierpaolo Pietrucci, Alberto Balducci, Antonio Innaurato, Luciano Monticelli e il capogruppo Sandro Mariani, gli assessori Silvio Paolucci e Dino Pepe.

Articolo 1 schiera Mario Mazzocca, sottosegretario regionale e l'assessore Marinella Sclocco.

L'assessore Lorenzo Berardinetti, anche lui dem ma quattro anni fa eletto con la civica Regione Facile, da sindaco di Sante Marie (L'Aquila) dovrebbe essere nella compagine degli amministratori assieme, tra gli altri, al primo cittadino di Barisciano (L'Aquila) Francesco Di Paolo, coordinatore dei sindaci del cratere sismico del 2009.

Si è defilato escludendo una candidatura, invece, Giovanni Lolli, vice presidente che ha preso in mano le redini della Regione dopo le dimissioni di D'Alfonso, il 10 agosto costretto a lasciare per la sopraggiunta incompatibilità con la carica di senatore del Pd.

Lavorano ad una candidatura anche Michele Fina, già consigliere politico del ministro della Giustizia Andrea Orlando, escluso dalle liste del Pd alle politiche del 4 marzo scorso nonostante il pressing dell'allora guardasigilli, Lorenza Panei, presidente dell'Aciam, candidata alla Camera all'uninominale, l'ex presidente della Provincia dell'Aquila e già sindaco di Pratola Peligna Antonio De Crescentiis e Alessio Di Masci, figlio dell'ex consigliere regionale e sindaco di Sulmona (L'Aquila) Bruno.

Dal variegato mondo civico potrebbe poi farsi avanti Enrico Verini, figlio dell'ex consigliere regionale Antonio, e potrebbero riprovarci Giampaolo Arduini, che del Consiglio regionale è capo dell'ufficio stampa, e Alfredo Moroni, a lungo assessore comunale dell'Aquila.

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