PESCARA – “È stato pubblicato oggi sulla stampa un sondaggio sulle imminenti elezioni regionali realizzato da Noto Sondaggi che prevede una vittoria di misura del centrodestra in Regione, differenziandosi da quello realizzato da Winpol che fotografa un sostanziale pareggio tra Marco Marsilio e Luciano D’Amico, rilevando però un maggiore gradimento personale per quest’ultimo. Non è, tuttavia, questa la sola differenza tra i due sondaggi. Ve n’è un’altra molto rilevante. Il sondaggio Winpol è stato commissionato e pagato dal Partito Democratico. Quello di Noto Sondaggi, invece, vede come committente ‘Il dono di Errico’ APS”.
Lo scrive in una nota il deputato Pd Luciano D’Alfonso che spiega: “Di cosa si tratta? Di un’associazione di promozione sociale di Sant’Omero in provincia di Teramo che, da quanto è scritto nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, ha tra i suoi scopi la protezione degli animali, attività culturali, artistiche, ricreative e di socializzazione, istruzione primaria, secondaria, universitaria, professionale e degli adulti, protezione dell’ambiente, ricerca, servizi di assistenza sociale, erogazione di contributi monetari e/o in natura, promozione dello sviluppo economico e sociale della collettività, tutela e sviluppo del patrimonio abitativo, addestramento, avviamento professionale e inserimento lavorativo, organizzazioni civiche e di tutela dei diritti, erogazione di contributi filantropici, promozione del volontariato, attività per il sostegno economico e umanitario all’estero”.
“Una rilevante pluralità di finalità da cui non si evince facilmente la ragione che li ha indotti a commissionare un sondaggio sulle elezioni regionali, un’iniziativa senza dubbio non priva di significativi oneri per un’associazione. Da questo punto di vista, tuttavia, appare non priva di interesse la circostanza che tale associazione ‘Il dono di Errico’ sia destinataria di un contributo di 10.000 euro all’interno nella pioggia milionaria di risorse pubbliche decisa dal Consiglio regionale nella notte del 29 dicembre 2023. Non passano due mesi che l’associazione commissiona un sondaggio da cui emergono numeri non scoraggianti per chi ha stanziato il contributo”.
“Sono molte le domande che questa vicenda solleva e che probabilmente meriterebbero di essere approfondite. Anche perché nel caso dei fondi pubblici non si dovrebbe applicare il noto adagio equino secondo il quale non si entra nel merito del ‘dono’ che si riceve. E che a volte si restituisce”, chiosa D’Alfonso.
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