L’AQUILA – “Ma qual è il Modello Abruzzo tanto decantato dal centrodestra e da Giorgia Meloni? Forse è quello dei finanziamenti a pioggia, delle mance e mancette distribuite a piena mani dai consiglieri, quest’anno ben 17 milioni di euro, che cosa ancor più grave avranno copertura, è scritto nella norma, con l’aumento dell’addizionale Irap per 12 milioni di euro, e con l’aumento del bollo auto per 2,5 milioni di euro. Avete capito bene, la destra contro l’aumento delle tasse, mette le mani in tasca ai cittadini per finanziare la campagna elettorale dei suoi candidati, con i soldi pubblici”.
Un attacco frontale, quello di Alfonso D’Alfonso, candidato alle regionali del 10 marzo con Abruzzo progressista e solidale, che torna sui famigerati maxiemendamenti di fine anno, che come documentato da questa testa, il 29 dicembre, ha distribuito quasi 17 milioni di euro a pioggia, anche con importi minimi da mille euro, ad oltre 2.300 beneficiari. Erogazioni di denaro pubblico decise oramai come tradizione vuole a fine anno da tutti i consiglieri regionali, ciascuno con un budget personale da gestire a discrezione. Erogati senza domande, bandi, graduatorie, istruttorie e valutazioni terze e tecniche, come avviene in altri casi. Ma per così dire a “intuitu personae” e premiando con particolare generosità i propri collegi e territori di caccia elettorale. A beneficiarne associazioni culturali, sportive, di volontariato, di protezione civile, piccoli eventi, sagre e feste padronali, parrocchie, circoli nautici, centri studio, bocciofile, Pro loco, comitati feste, e anche tanti Comuni, ma non tutti, per opere pubbliche di non alto importo.
Prosegue D’Alfonso, “Giorgia Meloni ha attaccato il governatore della Campania Vincenzo De Luca, dicendo che lui i ‘fondi li usa per le feste del fagiolo e del caciocavallo podolico’. Ebbene, visto che Meloni è stata eletta in Abruzzo, dovrebbe sapere invece cosa fa la maggioranza di centrodestra del suo amico Marco Marsilio, quale è invece il sedicente modello Abruzzo. Questo: 17 milioni di euro di mance, senza un bando, senza un avviso pubblico, semplicemente sulla scorta di liste di beneficiari scelti dai consiglieri regionali. Una vergogna assoluta, con 17 milioni si poteva finanziari il 50% del trasporto pubblico gratuito per tutti gli abruzzesi, si potevano assumere oltre 80 medici per far fronte all’emergenza delle liste di attesa per avere una visita medica, si potevano distribuire fino a sette milioni di pasti caldi alle persone indigenti, sempre più numerose”.
E si accalora D’Alfonso: “Meloni ha detto che De Luca ha finanziato qualche sagra, qui in Abruzzo il suo Marsilio, con in fondi a pioggia ha finanziato un centinaio di proloco, le associazioni più disparate, country house, sci club, una trentina di parrocchie, solo una piccola parte delle parrocchie, e non si capisce con quale criterio, non vorrei che i parroci beneficiari sono quelli che hanno già pronti i fac-simile per la campagna elettorale”.
Ma la cosa più grave, per il candidato di Abruzzo progressista e solidale è che “queste mance elettorali, alla fine dei conti le pagano tutti i cittadini abruzzesi: la copertura dei 17 milioni, così è scritto nella legge, non mi sto inventando niente e se sbaglio io evidentemente ha sbagliato chi l’ha scritta, con l’aumento dell’Irap regionale per 12 milioni di euro, e l’aumento del bollo per 2,5 milioni”.
Un andazzo che per D’Alfonso rappresenta un vulnus democratico: “gli unici a non votare la legge in questione sono stati i consiglieri del Movimento 5 stelle e Silvio Paolucci capogruppo Pd. In questa campagna elettorale ci sono candidati che si impegnano con il proprio tempo, i propri soldi, invece c’è chi la campagna elettorale se la fa coi soldi pubblici, con finanziamenti a pie’ di lista, con la certezza che poi chi ha beneficato delle mance gli darà il voto, e questo non è giusto, non è etico”.
“Una cosa è certa – conclude il candidato – sin da novembre, sin dalla stesura del nostro programma uno dei punti fondamentali della coalizione che sostiene Luciano D’Amico, sarà l’abolizione dei finanziamenti a pioggia. Gli abruzzesi debbono sapere che continuerà ad essere giusto e doveroso a finanziare pro loco, associazioni culturali e sportive e anche le sagre che io non demonizzo affatto, ma sarà fatto con bandi trasparenti e aperti, con progetti e graduatorie.
Con noi ci sarà invece il trasporto pubblico gratuito, ci sarà abolizione dell’addizionale Irpef nelle aree interne e metteremo più le mani in tasca ai cittadini, per finanziare le mancette elettorali, per questo scempio, questo schiaffo alla povertà, che è un fiore all’occhiello del modello Abruzzo di Marco Marsilio”.
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