L’AQUILA – “Siamo in campo in questa entusiasmante campagna elettorale che ci porterà a cogliere un risultato importante come Lega e come coalizione del Centrodestra per centrare uno storico secondo mandato: stiamo programmando 200 incontri pubblici per i prossimi tre mesi, 50 incontri pubblici per provincia, perché vogliamo non soltanto essere presenti su ogni comune e su ogni il territorio di questa regione ma avvertiamo la necessità, l’urgenza di riconfermare con una forza ancora maggiore il confronto diretto con gli abruzzesi: un confronto costante, quotidiano, serrato”.
In un Carroccio che, non senza difficoltà, in Abruzzo sta facendo lo sforzo decisivo per chiudere le liste per le elezioni regionali del prossimo marzo, il coordinatore regionale, Luigi D’Eramo, nel corso di un evento politico a Lanciano (Chieti) ha fatto il primo annuncio operativo fissando un obiettivo ambizioso nella campagna elettorale appena cominciata.
Il sottosegretario all’Agricoltura, alla Sovranità alimentare e alle Foreste ha annunciato anche la presenza, massiccia, in Abruzzo, del leader e vice premier, Matteo Salvini, e di ministri e sottosegretari.
Ed oggi nella riunione della segreteria regionale potrebbe chiudere il complesso discorso delle candidature, delle quali comunque D’Eramo non ha parlato.
“Il collegamento con la gente non si deve mai interrompere, come per la Lega non si è mai interrotto in questi cinque anni: abbiamo un rapporto diretto con l’elettorato, con la popolazione, con gli amministratori, con i sindaci, con i consiglieri comunali, con gli ordini, le associazioni, le categorie, con i commercianti, gli artigiani, perché più si ha la capacità di ascoltare anche le evoluzioni delle problematiche, che mutano e cambiano di settimana in settimana, e più si ha la possibilità di interpretare al meglio quelli che sono gli obiettivi da cogliere”, ha spiegato ancora.
In regione la Lega si presenta con prospettive diverse da quelle di cinque anni fa quando i salviniani in Italia erano il primo partito del centrodestra con percentuali ben oltre il 30%, tanto che alle regionali del febbraio del 2019, hanno portato a casa il 28,5% che hanno avuto come conseguenza la elezione di 10 consiglieri regionali e la nomina di quattro assessori da parte del presidente meloniano, Marco Marsilio. Ma nonostante in questi anni, il Carroccio, che vedeva come coordinatore regionale l’ex parlamentare Giuseppe Bellachioma, poi sostituito da D’Eramo, abbia perso la metà della truppa, il partito si presenta con fiducia “non abbiamo paura di nessuno” alla consultazione. E soprattutto senza rinfocolare le polemiche legate ai numerosi abbandoni che hanno portato i salviniani a rivendicare l’attivazione di una regola, non scritta, di non candidare gli assessori che hanno cambiato casacca in prossimità delle elezioni: questo in riferimento al caso dell’assessore regionale all’ Ambiente e all’Energia Nicola Campitelli, eletto nella Lega è passato nelle scorse settimane a Fratelli d’Italia con il presidente Marsilio che lo ha confermato in Giunta.
“In ogni evento in cui intervengo, mi sollecitano a dare delle risposte politiche rispetto ad alcune polemiche che ci sono state nei giorni e nelle settimane scorse – ha chiarito D’Eramo -. Io non lo farò perché poi la capacità di giudizio viene rimessa sempre all’opinione pubblica, sono gli elettori che devono, attraverso la loro capacità critica, saper fare le distinzioni giuste. E non lo farò soprattutto perché la differenza che passa tra noi e molti attori della politica, anche di questa realtà, è che molti di loro seguono la moda, noi invece seguiamo lo stile, che sono due cose completamente differenti: la moda passa lo stile resta. Ognuno è libero di fare qualsiasi scelta nel proprio percorso politico. Una classe dirigente è credibile se sa dimostrare non soltanto coerenza, ma soprattutto se sa dimostrare equilibrio, condivisione, tranquillità, sicurezza, buoni propositi, capacità di visione, capacità di programmazione di quella che è la proposta politica che la Lega porta avanti da cinque anni a questa parte all’interno dei lavori del Consiglio regionale e della Giunta regionale. Non meno importante è il programma che la Lega sta presentando in queste ore, in questi minuti, in questi giorni, nelle prossime settimane all’attenzione dell’opinione pubblica”.
In questo senso, il coordinatore regionale ha ribadito il concetto: “Noi scegliamo di stare dalla parte degli abruzzesi, dalla parte dei territori. Noi scegliamo di essere la voce della gente, sapendo che il peso della responsabilità sulle spalle è molto grande, è molto pesante, sapendo anche che non verremo mai meno alla parola che abbiamo dato e continueremo a dare. Sapendo anche che le nostre porte sono aperte per cercare di essere gli interpreti dei problemi complessivi di una comunità e di un territorio, sono aperte per cercare di capire insieme voi come poter giungere nel minor tempo possibile a una soluzione rispetto ai problemi che emergono nei territori, sono aperte per ascoltare i gridi d’allarme o denunce sociali, sono aperte per ascoltare l’elencazione delle questioni che attanagliano quotidianamente famiglie, aziende, realtà sociali, ordini, associazioni, professioni, commercio, artigianato. E siamo pronti a cercare ogni tipo di soluzione per giungere a un aiuto”.
Ed ancora: “Sicuramente non sarà, per quello che riguarda la Lega, una campagna elettorale a birre e a porchetta, e a stelline luccicanti, faremo un lavoro di grande equilibrio, di grande serietà, di grande ascolto e di grande presenza sui territori. Sono convinto che faremo un grande risultato come coalizione di centrodestra ma sono altrettanto e soprattutto convinto che faremo un grandissimo risultato come Lega. E sono altrettanto convinto, che anche grazie alla presenza che ci sarà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi di tutti gli esponenti di governo della Lega, a partire dal nostro leader e vicepresidente del consiglio Matteo Salvini, dei nostri ministri dei nostri sottosegretari, riusciremo nel più breve tempo possibile, non soltanto a portare a casa il risultato che ci aspettiamo e che vogliamo cogliere, ma riusciremo a definire in maniera complessiva quel percorso di rapporto tra territorio e vertice del governo che abbiamo costruito e continuiamo a costruire ogni giorno attraverso il nostro operato e il nostro portare avanti il lavoro all’interno delle istituzioni. Siamo una grande squadra, siamo una grande comunità politica, siamo la Lega e non abbiamo paura di nessuno”. (b.s.)
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