L'AQUILA – Oggi è il giorno in cui i cittadini abruzzesi sono chiamati a recarsi alle urne per il rinnovo del Consiglio e del presidente della Giunta della Regione Abruzzo.
I seggi saranno aperti per 1.211.204 elettori, di cui 591.635 di sesso maschile e 619.569 di sesso femminile, distribuiti sulle 1.633 sezioni istituite nei 305 comuni dell'Abruzzo. Voteranno per la prima volta, al compimento del 18esimo anno di età, circa 11.730 elettori.
In campo ci sono 15 liste e 428 aspiranti consiglieri, mentre a contendersi la poltrona di governatore sono: Sara Marcozzi, consigliere regionale uscente, alla guida del Movimento cinque stelle, Marco Marsilio, senatore romano di origini abruzzesi, di Fratelli d'Italia, alla testa della coalizione di centrodestra, l’ex vice presidente del Csm e sottosegretario all’Economia Giovanni Legnini, a capo di una coalizione civica e di centrosinistra e Stefano Flajani di CasaPound.
In Abruzzo si torna al voto anticipato dopo le dimissioni, nell'agosto scorso, dell'ex governatore, Luciano D'Alfonso (Pd), andato a Roma, una volta eletto senatore.
L'elettore dovrà presentarsi al seggio munito di documento d'identità e tessera elettorale, che sarà possibile richiedere o rinnovare fino al giorno stesso delle elezioni.
Le prefetture del territorio forniranno supporto e collaborazione alla regione Abruzzo nelle operazioni legate al voto.
È stato, inoltre, firmato un accordo con il ministero dell'Interno, riferisce il Viminale, per la concessione dell'utilizzo della piattaforma informatica Siel (Servizio informativo elettorale). In virtù di tale accordo, nella giornata di domenica si provvederà alla acquisizione telematica e alla diffusione su internet dell'affluenza alle urne: alle ore 12, alle 19 e alle 23).
Nel corso della notte, invece, verranno diffusi, man mano che perverranno, i risultati ufficiosi dello scrutinio. La proclamazione degli eletti sarà effettuata dalla competente Corte di appello.
Il sistema elettorale abruzzese è di tipo proporzionale, con una soglia di sbarramento del 4% per le liste non coalizzate e del 2% per quelle inserite all’interno di una coalizione, e non prevede ballottaggio.
Sarà eletto presidente il candidato che al termine dello spoglio avrà ottenuto un voto in più degli altri.
È previsto un premio di maggioranza.
Alla lista (o alla coalizione) che appoggia il candidato presidente eletto viene garantito un numero minimo di 17 seggi (circa il 60% del totale).
Ma, per offrire adeguata rappresentanza alle opposizioni, la lista che sostiene il vincitore non può superare i 19 seggi (il 65%, in totale i consiglieri sono 31).
La scheda è unica per consiglio e presidente. Si può tracciare la croce solo sul candidato presidente, oppure sul candidato presidente e su una lista, o anche solo sulla lista.
Tracciando un segno sul nome del candidato presidente il voto non sarà esteso ad alcuna delle liste collegate, ma al contrario selezionando una delle liste, il voto sarà conteggiato come valido anche per il candidato alla presidenza.
Non è previsto il voto disgiunto, cioè l'elettore non potrà optare per una lista collegata a un candidato governatore diverso da quello per cui ha espresso la preferenza, pena l'annullamento del voto.
Sulla scheda elettorale sarà stampato il nome del candidato presidente e delle liste circoscrizionali collegate, mentre la preferenza per il candidato consigliere dovrà essere espressa scrivendo nell'apposito rettangolo il suo cognome o il suo nome e cognome.
Gli elettori abruzzesi avranno la facoltà di esprimere fino a due preferenze, ma in questo caso dovranno riguardare candidati consiglieri di sesso diverso, appartenenti alla stessa lista, pena l'annullamento della seconda preferenza.
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