L’AQUILA – Prosegue il viaggio nei territori di Rita Innocenzi, sindacalista della Cgil, candidata nel collegio provinciale dell’Aquila per il Partito democratico alle elezioni regionali del 10 marzo.
L’appuntamento, per domani venerdì 9 febbraio è a Camarda, frazione del Comune dell’Aquila, alle ore18.30 nel Centro polifunzionale per un evento organizzato ‘dai sostenitori di Rita’, e “dedicato alla partecipazione, progettato per creare uno spazio inclusivo, di ascolto, per condividere idee e prospettive e discutere temi importanti che riguardano la nostra comunità”.
Un incontro accompagnato da aperitivo e musica, sul format degli incontri informali, dove la candidata si intratterrà con i partecipanti esponendo i contenuti del programma di governo per l’Abruzzo e per il territorio aquilano e dove certamente verranno fuori le tematiche delle aree interne, dei piccoli centri montani e delle trasformazioni che vi sono state come nel caso di Camarda a seguito del terremoto del 6 aprile 2009.
“Il governo dell’Abruzzo – afferma Rita Innocenzi – necessita di visione generale e concretezza nelle risposte e la partecipazione dal basso, il coinvolgimento, l’ascolto e la discussione ne dovranno rappresentare il tratto distintivo. L’attenzione alle aree montane e ai piccoli centri non può che rappresentare una priorità per territori conformati come i nostri spesso trascurati e dove vivono cittadini e cittadine che hanno pari diritti di chi vive nei grandi centri urbani”.
“In realtà – sottolinea ancora Rita Innocenzi –, politiche legate e piegate ai luoghi e non catapultate dall’alto, potrebbero sviluppare enormi potenzialità e quel capitale latente che stenta ad emergere, se solo fossero garantiti servizi essenziali quali il trasporto pubblico gratuito e con un numero adeguato di corse degli autobus, nell’ottica di città territorio, con piena integrazione tra il capoluogo, le sue frazioni e i Comuni di tutta la provincia. Se solo tali centri fossero resi protagonisti di un grande progetto di un turismo destagionalizzato, guidato da un calendario di eventi che evitino sovrapposizioni e da una pianificazione da convenire con operatori e amministratori”.
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