REGIONALI: LEGA CERCA RISCATTO DOPO FRONDE E ADDII, TOTOCANDIDATI, IN POLE CONSIGLIERI USCENTI

26 Settembre 2023 07:49

Regione - Politica

L’AQUILA – Anche la Lega scalda i motori e lavora assiduamente alla sua lista di candidati in vista delle regionali di marzo prossimo.

La sfida per i salviniani d’Abruzzo, è però quella di cancellare e archiviare la non facile stagione degli abbandoni e degli attacchi alla leadership del segretario regionale Luigi D’Eramo, sottosegretario all’Agricoltura sovranità alimentare alle Foreste, da parte della fronda interna, tanto che si era diffusa la voce di un commissariamento,  da parte del sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, poi seccamente smentito. Fronda  che avrebbe avuto come ispiratori a Roma l’europarlamentare Massimo Casanova, andato più volte in rotta di collisione con il coordinatore regionale tanto da promuovere a Roma più riunioni carbonare, e il suo amico, il vice segretario regionale, Massimiliano Foschi, cardiochirurgo dell’ospedale di Chieti trasferitosi successivamente come dirigente alla Asl di Teramo.

Ma alla fine dei giochi ad erigere un muro è stato il segretario nazionale e ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini, che dal palco di Silvi Marina, in occasione dell’apertura della campagna elettorale, ha confermato piena e incondizionata fiducia per D’Eramo.

Ora però non si può sbagliare, e occorre mettere in campo per le regionali candidati forti e credibili e risalire la china, invertire la tendenza: la Lega nel 2019 aveva preso ben 165.008 voti, pari al 27,5% eleggendo 10 consiglieri, e poi portando a casa 4 assessori su 6, diventando azionista di maggioranza del centrodestra di Marco Marsilio, di Fdi, che sarà ricandidato presidente. Ma era un’altra stagione politica, oggi il partito di Matteo Salvini è dato tra il 9% e il 10%, alle politiche dell’anno scorso in Abruzzo ha preso l’8%, e sulla cresta dell’onda c’è Fratelli d’Italia.

Soprattutto, in consiglio regionale la Lega ha subito una serie di defezioni che hanno dimezzato il gruppo consiliare, da parte di Simone Angelosante, Tony Di Gianvittorio, Manuele Marcovecchio, quest’ultimo cacciato direttamente dalla Lega, ora federati con Fi, di Antonietta La Porta ed  Emiliano Di Matteo, ex sindaco di Ancarano, anche loro in Fi, di Luca De Renzis, ora nel gruppo misto, fuoriuscito dalla Lega e andato a Fdi, infine l’assessore regionale di Lanciano, Nicola Campitelli, uno dei quattro componenti salviniani della giunta.





La ratio della dirigenza sarà dunque quella di confermare innanzitutto gli uscenti, proponendo allo stesso tempo nomi nuovi e credibili, per compensare i pacchetti di voti “personali” che si porteranno dietro i fuoriusciti.

In questa direzione va l’accordo politico che sarà ufficializzato oggi con Azione politica, che ha fatto parte della coalizione del centrodestra che ha vinto le elezioni del febbraio 2019, ottenendo 19.446 preferenze, pari al 3,2% ed eleggendo il vice-presidente del Consiglio regionale Roberto Santangelo, che però poi  si è progressivamente distaccato da Azione Politica per aderire, a fine luglio scorso, a Forza Italia e luedar del movimento civico cittadino L’Aquila futura.

Oggi ci sarà l’incontro tra D’Eramo e il presidente di Azione politica,  Gianluca Zelli, imprenditore e amministratore unico della Sgb Humangest holding, che opera nel settore della somministrazione lavoro, formazione e consulenza alle imprese.

Zelli condivide con D’Eramo un rapporto poco cordiale con Marsilio: dopo le elezioni del 2019, entrò in forte conflitto con il presidente della Regione, “reo” di non aver assegnato un assessorato esterno, in capo allo stesso Zelli.

Ecco dunque a seguire, collegio per collegio, il primo toto candidati che è possibile imbastire in base alle varie indiscrezioni e punti fermi ed assodati. Le scelta saranno in capo, innanzitutto a D’Eramo, e sarà la sua prima tornata elettorale da segretario. Nel 2019 l’onore e l’onere era toccato all’ex parlamentare Giuseppe Bellachioma per poi essere sostituito due anni dopo dall’ex assessore al comune dell’Aquila che nel 2018 era diventato deputato.

Cominciamo dal collegio provinciale dell’Aquila: qui punto fermo è il vicepresidente della Regione e assessore all’Agricoltura, l’aquilano Emanuele Imprudente. Con lui Antonio Del Boccio, già candidato sindaco civico alle ultime comunali di Avezzano,  ex capo della polizia municipale, da tempo in contatto con la Lega, e che ha chiuso la partita innanzitutto con Imprudente e poi con D’Eramo. A seguire Michele Suriani, capo del Dipartimento regionale infrastrutture e PNRR del Carroccio in Abruzzo, dirigente dell’Azienda per il diritto allo studio universitario (Adsu) della provincia dell’Aquila. E ancora l’ex dirigente regionale ed ex assessore alla Mobilità al Comune dell’Aquila, Carla Mannetti, che ha detto addio a Fratelli d’Italia e ha aderito alla Lega, dove presiede il coordinamento su Trasporti, Infrastrutture e Lavori pubblici, l’ex consigliere comunale di Sulmona, Roberta Salvati, il consigliere provinciale dell’Aquila, Gabriella Sette, componente del Consiglio comunale di Pizzoli. Smentite le voci di una candidatura di Antonella Di Nino, sindaco di Pratola Peligna, che resta in Forza Italia, “ho amicizia di lunga data con Luigi d’Eramo, ma ogni voce di impegno con la Lega e destituito di fondamento, resterò a fare il sindaco”.





Nel collegio di Chieti, indiscusso è il nome di Sabrina Bocchino, consigliere regionale di Vasto, segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale. C’è poi Fabrizio Montepara, presidente della prima Commissione Bilancio. Altri nomi restano nel frattempo coperti, in quello che è stato il collegio dell’assessore Campitelli. La Lega avrebbe intenzione di candidare anche Donato Di Campli, presidente dell’ente fieristico regionale Lancianofiere, imprenditore ed ex agente del calciatore Marco Verratti, da lui portato dal Pescara al Psg.

In provincia di Pescara, il parterre è già affollato, con pezzi da novanta pronti a scendere in campo: il capogruppo all’Emiciclo, Vincenzo D’Incecco e consigliere comunale a Pescara, l’assessore alla Sanità Nicoletta Verì, che è rientrata nei ranghi dopo le voci di un suo passaggio a Fdi. L’assessore non ha mai affermato pubblicamente il suo pensiero, saldo però il suo rapporto stretto con Marsilio con il quale ha governato la sanità dando riscontri a lui e non ai vertici del Carroccio. C’è in pista poi Ricardo Chiavaroli, ex consigliere regionale del Pdl, ora leghista e presidente di “Ambiente spa,  la società partecipata del Comune di Pescara, Lino Galante, ex segretario provinciale di Pescara, sostituito da Emanuele Evangelista a marzo, ed Anthony Aliano,  avvocato e già assessore del comune di Montesilvano, segretario della Lega per la sezione  cittadina.

Passiamo alla provincia di Teramo: qui punta di diamante è l’assessore regionale al sociale e Lavoro e istruzione, Pietro Quaresimale, ex sindaco di Campli, che è stato ad un passo dal diventare candidato sindaco di Teramo per il centrodestra a maggio scorso. C’è poi la consigliera regionale Simona Cardinali, la neoconsigliere regionale Federica Rompicapo, entrata come prima dei non eletti del 2019 al posto di Di Gianvittorio, che si è dimesso per andare a fare il sindaco di Notaresco, e che ancor prima aveva come detto lasciato la Lega. C’è poi Antonio Zennaro, ex deputato del Movimento 5 stelle, poi passato con i leghisti e candidato non eletto alle politiche dell’anno scorso, nominato a marzo vice segretario regionale.

Voci anche per una candidatura  dell’avvocato Berardo Rabuffo,  capigruppo in consiglio comunale a Teramo ed ex consigliere regionale, eletto nel listino collegato al presidente Gianni Chiodi.

Infine un altro nome pesante:  il vicepresidente della Provincia nonché sindaco di Giulianova, Jwan Costantini, segretario provinciale del partito, che però dovrà prima dimettersi da primo cittadino, e a Giulianova si dovrà, nel caso, tornare a votare.

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