REGIONALI LOMBARDIA: L’ABRUZZO ‘TIFA’ ALTITONANTE. SOSPIRI E BERTOLASO TESTIMONIAL, ‘CAPACE’

MILANO: BAGNO DI FOLLA PER CAMPAGNA ELETTORALE DEL 46ENNE SINDACO DI MONTORIO AL VOMANO DI FORZA ITALIA, ALLA RICERCA DI RICONFERMA AL PIRELLONE PER LA TERZA VOLTA. "POLITICA VICINA AL CITTADINO SI POSSIBILE" . TANTI ABRUZZESI HANNO MANIFESTATO PROPRIA VICINANZA, TRA QUESTI IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE. PRESENTE ANCHE EX CAPO PROTEZIONE CIVILE E ASSESSORE SANITÀ LOMBARDA, IN PRIMA FILA NEL SISMA 2009.

7 Febbraio 2023 12:35

Regione - Politica

MILANO – Dal settembre del 2020 sindaco di Montorio al Vomano, fiorente centro in provincia di Teramo, per amore della sua terra natia in difficoltà dopo due commissariamenti, e consigliere regionale della Lombardia dal 2013 alla ricerca del terzo mandato alle elezioni regionali del 12 e 13 febbraio prossimi: c’è una spinta, forte, anche dall’Abruzzo e dal suo territorio perché il 46enne ingegnere Fabio Altitonante, esponente di Forza Italia, trionfi in questa nuova sfida, quella della definitiva consacrazione di uomo politico di assoluto livello nazionale.

Domenica sera a Milano, nell’evento clou della sua campagna elettorale nel teatro Dal Verme, tappezzato da scritte giganti con lo slogan “Fabio c’è”, un pezzo d’Abruzzo ha partecipato al bagno di folla, ben oltre le mille persone, che ha mostrato l’affetto per il lavoro fatto da questo abruzzese doc giunto nel capoluogo lombardo a 18 anni, in piena epopea berlusconiana, per laurearsi in ingegneria, “rapito” poi dalla politica ed arrivato al Pirellone dopo le esperienze in Comune e Provincia di Milano.

Un riconoscimento venuto da tanti amministratori e cittadini, tra cui tante famiglie fragili e pensionati, che hanno toccato con mano “la disponibilità, la sensibilità e la capacità” e quindi la spiccata connotazione sociale con cui ha interpretato ed interpreta l’importante incarico fin dal primo momento. Un bilancio ancora più importante se si considera che Altitonante negli ultimi anni si è diviso tra il suo impegno in Regione e quello da sindaco del suo paese che in poco tempo ha cambiato volto, diventando un esempio virtuoso anche per Amministrazioni più grandi.

A celebrarlo ed incoraggiarlo, in un evento che non ha mancato di provocare emozioni forti, una folta rappresentanza di Montorio al Vomano e dell’Abruzzo, tra cui presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, anche lui di Fi, che ha voluto essere presente per far sentire “la vicinanza nei confronti di un amico che si è impegnato per il partito e per il sottoscritto, candidato al Senato, in occasione delle politiche del 25 settembre scorso”.

“Sono qui per due motivi – ha spiegato Sospiri -, per riconoscenza, un sentimento desueto ma per me molto importante, in quanto Fabio è stato molto presente alle politiche di settembre quando ho accettato una scommessa e con un grande risultato abbiamo sfiorato l’impresa di eleggere due parlamentari. E per amicizia profonda in quanto su Fabio si può contare nella buona e nella cattiva sorte, essendo sempre pronto a dare una mano. Basta guardare cosa ha fatto nel suo paese, riqualificato, bello, pulito, con servizi pubblici all’altezza. Farò fare qualche foto per mandarla al sindaco di Pescara – anche lui forzista ndr -, la città più grande d’Abruzzo. Tenetevelo stretto – ha affermato convinto rivolgendosi alla nutrita platea Sospiri -. Sappiamo bene cosa sa fare, in particolare in Lombardia e a Milano”.

Ma l’Abruzzo è stato protagonista anche per la presenza, come ha sottolineato lo stesso presidente Sospiri, “di un altro grande abruzzese, l’assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, molto conosciuto in Abruzzo “per il grande lavoro fatto come commissario per l’emergenza terremoto dell’Aquila nel 2009 quando, insieme all’allora premier Berlusconi con una serie di iniziative, tra cui la realizzazione a tempo di record, di circa 17mila alloggi prefabbricati antisismici e la realizzazione di strutture temporanee dove riaprire le scuole, si è evitato che L’Aquila potesse vedere il trasferimento di migliaia di cittadini, come accaduto in altri terremoti”.





Bertolaso, nel 2009 capo della protezione civile nazionale e sottosegretario alla presidenza del consiglio, è stato insieme al capogruppo degli azzurri alla Camera, Licia Ronzulli, coordinatore regionale lombardo di Fi, intervenuto in apertura di lavori, il testimonial più importante della serata per il 46enne abruzzese alla ricerca del terzo mandato.

Sospiri ha premiato Bertolaso con la medaglia del Consiglio regionale e del Guerriero di Capestrano.

“Quando si parla dell’Abruzzo mi sento a casa per come sono stato accolto e coccolato, ho passato dieci mesi avvincenti, anche se siamo di fronte ad una tragedia, in cui abbiamo fatto il possibile e anche di più, con sofferenza e partecipazione al dolore. L’Aquila aveva oltre 72mila abitanti, oggi sono 70mila, un successo aver mantenuta integra la città dopo una tragedia del genere. A riprova dell’ottimo lavoro tra i tanti fatti c’è quello che nel capoluogo regionale sono stati ospitati gli sfollati di Amatrice del sisma 2016”.

Dopo le parole di apprezzamento di Bertolaso per Altitonante, il candidato alle regionali di domenica e lunedì prossimo ha ricambiato i complimenti svelando un altro retroscena: “dopo essere stati per otto mesi chiusi in casa a Milano per la emergenza covid, la pandemia è arrivata anche in Abruzzo, guarda caso con i primi contagi proprio a Montorio – ha detto Altitonante -. A quel punto, ho chiamato il presidente Marsilio per dirgli che cosa aveva fatto Bertolaso nel campo dei vaccini per Milano e la Lombardia, un metodo esportato in tutto il mondo”.

Tra gli abruzzesi noti, accorsi a Milano per sostenere il 46enne inquilino del Pirellone, c’è anche un altra forzista, l’imprenditrice teramana e dirigente azzurra provinciale Francesca Persia, candidata alla Camera alle politiche del 25 settembre.

A vedere l’entusiasmo che si è innescato in un teatro gremito, è certo che il consigliere giocherà le sue carte fino in fondo: d’altra parte, ieri per il 46enne consigliere regionale azzurro c’è stata una promozione a pieni voti con testimonianze “vere” perché arrivate da chi è prima linea nel sostegno alla collettività, al prossimo in difficoltà, in particolare i sindaci. Per i primi cittadini di San Giuliano Milanese, Marco Segala, di Peschiera Borromeo, Augusto Moretti, e di Mesero, Davide Garavaglia, quest’ultimo sciolto e convincente presentatore, Altitonante si è dimostrato, nonostante la giovane età, un politico d’altri tempi, in controtendenza con quanto accade generalmente, “sempre disponibile e attento nei confronti delle persone in difficoltà e degli amministratori con i quali si mette in contatto, non come fanno in molti facendosi cercare e spesso non rispondendo”.

“Fabio c’è e c’è sempre stato – ha spiegato con convinzione sul palco Moretti -. Non si ricorda di chiamare solo per il periodo elettorale ma con continuità. Dobbiamo mandarlo di nuovo in Regione perché ci darà una mano soprattutto nella sanità dove ci sono molte problematiche, in particolare le liste di attesa. Fabio è una persona squisita, un amico incredibile, un padre fantastico, un uomo sempre disponibile, empatico, capace e preparato. Punta a ruoli istituzionali perché vuole fare del bene. È il ‘telefono amico’ dei sindaci”.





Dopo due interventi più ‘leggeri’ dello storico comico milanese Enrico Beruschi, applaudito, a tratti osannato, è salito sul palcoscenico il 46enne ingegnere abruzzese: e sono state emozioni, a tratti commozione a non finire: “la prima volta che ho parlato qui era nel 2013, quando sono stato eletto per la prima volta in Regione Lombardia, – ha esordito non prima di aver dedicato il primo pensiero al figlio Federico con un toccante ‘ti voglio bene’ -. Ero un candidato di belle speranze, con belle idee e tanta voglia di fare. Ora sono un consigliere regionale che si ricandida perché ha ottenuto risultati risolvendo molti problemi, aiutando tanta gente in difficoltà, attraverso il sacrificio e la disponibilità”.

Attaccando duramente il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, “sta lavorando per una città per pochi, costruita ideologicamente a tavolino in linea con il modello green per il quale ha messo in cantiere un progetto di pista ciclabile inutile e pericolosa, con una spesa di 250 milioni di euro”, Altitonante ha spiegato che “un’altra politica, quella per i cittadini, si può, e quindi si deve andare a votare per confermare il centrodestra alla guida della Regione e poi cacciare Sala che fa quello che vuole facendo scappare i cittadini in difficoltà con il 20 per cento dei voti”.

“Non ho mai fatto promesse, ho solo ascoltato il più possibile e detto a chi è in prima linea ‘ci sono’ – ha spiegato ancora -. Chiedo di nuovo il voto perché c’è tanto da fare e migliorare il lavoro fatto finora. Poi, i risultati con particolare riferimento alla sanità, ad esempio con il finanziamento di 2 milioni di euro al Sacco per il nuovo reparto di cardiologia è quello al servizio neurolesi del Niguarda. Ed ancora, i 40 milioni per contrastare le bollette pazze alle case popolari e la norma per il recupero dei sottotetti che ha generato 50 milioni di euro in tre anni non per le multinazionali ma per i piccoli imprenditori che Sala sta uccidendo”.

Per chiudere casi umani che hanno fatto commuovere tutti: “c’è un 70enne milanese ridotto a vivere in macchina dopo una vita di lavoro, ora vive in una casa popolare, e la mamma con tre figli in gravi difficoltà e sfrattata dopo che il marito si è suicidato nella camera dei bambini”.

La giovane donna è stata invitata sul palco per “promuovere un abbraccio con il pubblico”. Senza avere la forza di parlare ma accompagnata da una mezza ovazione.

“Non ho mai fatto promesse, ma questa vicenda verrà risolta. Rosalba deve stare tranquilla, non è sola”, ha concluso Fabio Altitonante che prima dei calorosi saluti con ognuno degli oltre mille che sono intervenuti, ha chiesto un ultimo sforzo, nei sette giorni di campagna elettorale che mancano, anche con l’invito a fare la foto con il telefonino alla scheda elettorale con il suo nome impressa sul maxi schermo ed inviarla a parenti e amici. (b.s.)

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