REGIONALI: MARIANI, “FA SORRIDERE MARSILIO QUANDO DICE CHE NOSTRA SANITA’ E’ MODELLO DA ESPORTARE”

25 Gennaio 2024 10:52

Regione - Politica

TERAMO –  “Fa sorridere il presidente Marco Marsilio quando arriva ad affermare che la sanità abruzzese è un gioiello addirittura da esportare. La realtà che vedo come professionista, e quella che vedono i cittadini, è purtroppo diversa. Ed è anche per questo che è urgente mandare a casa il centrodestra”.





Così nell’intervista streaming  Sandro Mariani, candidato con il Partito democratico alle regionali del 10 marzo.

Domenica prossima 28 gennaio, alle ore 18 presso ristorante Villa bianca di Teramo, Mariani ha organizzato un incontro per l’inizio della campagna elettorale con il candidato presidente della coalizione di centrosinistra, Luciano D’Amico, ex rettore dell’Università di Teramo.

Mariani, 44enne veterinario camplese, consigliere regionale uscente di Abruzzo in Comune, eletto nel 2019 con 4.109 voti, ha già aperto la sua sede elettorale in via Vecchia 1 a Teramo.





In caso di conferma, sarebbe al suo terzo mandato, e con la maggioranza di centrosinistra di Luciano D’Alfonso, dal 2014 al 2019, è stato capogruppo del Pd, il più giovane in Italia.

“La verità è che in Abruzzo è sempre più messo in discussione il diritto alle cure  – incalza Mariani -, con una forte mobilità passiva e tanti ospedali nel caos, con liste di attesa ancora terribilmente lunghe con visite che vengono fissate anche dopo un anno”.

E poi l’ennesima frecciata a Marsilio: “Trovo davvero singolare che la classe dirigente del centrodestra per la seconda volta non riesce a individuare un candidato presidente abruzzese, ma un romano che vive a Roma. Davvero strano, per forze politiche che fanno dell’identità territoriale e del sovranismo una bandiera. Un presidente che non ha mai mancato di attaccarmi anche con violenza in consiglio regionale,  ma poi i fatti mi hanno dato ragione. Ricordo ad esempio quando contestai con forza la sua promessa di realizzare la terza corsia nell’autostrada a14, forse l’infrastruttura più importante per l’Abruzzo. Altro che terza corsia: ad oggi è una sorta di mulattiera, e potrei andare avanti. Ma oramai quotidianamente avverto che il clima è cambiato c’è un popolo silente che in passato non è andato a votare e che sta comprendendo che Marsilio poco nulla c’entra con l’Abruzzo”.

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