REGIONALI: MARSILIO A SCHLEIN, “MIA COLPA ESSERE NATO A ROMA? NON HAI ARGOMENTI, VATT’ A DURMI'”

7 Marzo 2024 12:09

Regione - Politica

PESCARA – “Elly non hai argomenti, continua pure a insultarmi perché sono nato a Roma, e per il resto vatt’ a durmì”.

In un video girato dal suo ufficio stampa, il rude invito, in ineccepibile vernacolo abruzzese della costa, arriva dal candidato presidente della Regione Marco Marsilio, rivolto alla segretaria nazionale del Partito democratico Elly Schlein, che anche oggi è in tour elettorale in Abruzzo.





Nel video Marsilio denuncia il fatto di avere le telecamere sotto la sua casa di Pescara, e sfata il “mito nero”, che è uno degli argomenti della campagna elettorale, secondo il quale lui è un presidente abruzzese che non solo è nato a Roma,  ma che anche vive a Roma da dove “lavora in smart working”.

Marsilio dopo aver ricordato che i genitori sono abruzzesi e la sua famiglia è abruzzese da sette generazioni, passa dunque al contrattacco proprio rispetto all’anagrafe di Elly Schlein.

“I leader del centrosinistra vengono in Abruzzo a far darmi questa accusa ‘razzistella’ e vagamente discriminatoria secondo la quale, essendo nato a Roma, anche se da famiglia abruzzese da sette generazione, non potrei essere titolato a governare l’Abruzzo. E quindi mi ritrovo anche con la violazione della mia privacy con  le telecamere fuori casa mia, e spero appunto che le immagini della mia casa non finiscano per alimentare magari qualche malintenzionato paranoico che ci venga a cercare. Ma tant’è, ho dovuto mostrare i panni stesi sul balcone per far vedere che vivo qui”.





A seguire l’affondo: “chi fa poi queste accuse? Tra le persone che alimentano queste accuse mi stupisce che ci sia una donna, una leader politica, come Elly Schlein, che ha una storia personale che dovrebbe permetterle di comprendere la mia condizione come dire di doppia cittadinanza, di abruzzese a Roma e di romano in Abruzzo. Lei è infatti figlia di uno statunitense che l’ha fatta nascere in Svizzera, da madre italiana, ed è cresciuta in Svizzera e ha il nonno lituano. Cos’è dunque che non capisce di questa pluralità di tradizione e di crescita, di formazione che riguarda la mia persona? Lei ha tutto il diritto, ed anzitutto il dovere, di sentirsi italiana, di aver scelto l’Italia come sua patria d’elezione, dove si candida, viene eletta, dove è capo di un partito che aspira a governare il Paese, e magari potrebbe diventare la prossima presidente del Consiglio”.

 

 

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