CHIETI – “In consiglio regionale ho portato la mia esperienza, maturata in quindici anni da sindaco di Orsogna, e da consigliere provinciale, da presidente nazionale Res tipica dell’Anci, da vicepresidente nazionale Città del vino, che mi pongono naturalmente vicino alle comunità locali, agli amministratori dei piccoli comuni, all’Italia vera, quella semplice e umile, che pensa a fare il proprio dovere”.
Così nell’intervista ad Abruzzoweb, Fabrizio Montepara, consigliere regionale della Lega, presidente della prima commissione Bilancio, e ricandidato alle elezioni del 10 marzo.
“In questi anni abbiamo fatto un grande lavoro, e non ci dobbiamo e possiamo fermare. La priorità dovrà essere quella del lavoro, per le giovani generazioni, in modo che possano formarsi una famiglia, possano mettere al mondo dei figli, invertendo il drammatico trend che riguarda tutto il Paese della decrescita demografica, per la quale in Italia, nel 2070, avremo meno di 40 milioni di abitanti”, spiega ancora Montepara.
E poi c’è la sanità: “dopo anni e anni abbiamo approvato il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, ora però il piano va realizzato, ed elemento importante sarà quello di affermare, per così dire, la quinta Asl, quella del territorio, che dovrà garantire tutti i servizi necessari nelle aree interne e montane, fondamentale anche per allentare la pressione sui pronto soccorso e sugli ospedali”.
Per quanto riguarda l’agricoltura, prosegue Montepara, “massimo deve continuare ad essere il sostegno ai nostri agricoltori, e occorre secondo me reintrodurre un organo tecnico come quello che un tempo era l’Arssa, sicuramente più elastico e snello, ma che possa dare il suo contributo a favore del settore, in particolare sul fronte della ricerca”
Per quanto riguarda il suo partito, la Lega, conclude Montepara: “certo, non abbiamo più i numeri di 5 anni fa, quando eravamo al 30%, ma questo fa parte del gioco, delle dinamiche politiche. Ora però la Lega ha una struttura sul territorio, è fatta da amministratori che hanno maturato sia a livello comunale provinciale e regionale una importante esperienza e competenza. Sono certo che faremo il 10 marzo un risultato importante, e i nostri valoro restano quello del legame con il territorio e la valorizzazione delle sue peculiarità, le sue tradizioni, il suo credo religioso, la non omologazione ad un certo pensiero dominante”
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