L’AQUILA – Candidature contese, con più ambizioni rispetto ai posti disponibili nel Partito democratico. Difficoltà a comporre il quadro per le piccole forze e liste civiche meno strutturate nei territori.
Anche per la coalizione Patto per l’Abruzzo, che vede insieme le forze di centrosinistra, Movimento 5 stelle e Azione, sono giorni di passione e tormento, per comporre la squadra di candidati che sosterranno alle elezioni regionali del 10 marzo, Luciano D’Amico, 63enne docente di Economia aziendale, ex rettore dell’Università di Teramo ed ex presidente della Tua, la società regionale del trasporto pubblico, che dovrà vedersela il presidente uscente Marco Marsilio di Fratelli d’Italia, a capo della coalizione di centrodestra.
Una riunione importante del Partito democratico si terrà giovedì, e ci sono ancora parecchi nodi da sciogliere.
Uno dei più insidiosi riguarda in particolare la Marsica, quota parte del collegio aquilano.
Qui pronti a scendere in campo sono infatti Lorenzo Berardinetti, sindaco di Sante Marie, che è già stato consigliere regionale ed assessore, Enzo Di Natale, sindaco di Aielli e Antonio Ginnetti, segretario provinciale della Uil-Funzione pubblica.
Il problema è però che c’è un nome di troppo: i posti a disposizione sono infatti due, tenuto conto che ai candidati uomini spettano massimo quattro postazioni, con minimo tre alle candidate donne. E occorre dare pure rappresentanza agli altri territori. A L’Aquila in tal senso c’è in corsa Pierpaolo Pietrucci, consigliere regionale al suo secondo mandato. Nell’area peligna e dell’alto Sangro si fanno i nomi del capogruppo del Pd, il commercialista Mimmo Di Benedetto, ex sottufficiale della Guardia di Finanza e del sindaco di Pacentro, Guido Angelilli.
Per le donne invece è data oramai per certa intanto la candidatura, per l’area aquilana, di Rita Innocenzi, da anni sindacalista Cgil e oggi componente del coordinamento politico del Pd, già candidata alle politiche nello stesso collegio L’Aquila-Teramo, dove è scesa in campo per Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, oggi presidente del Consiglio. Altri nomi sono quelli di Eva Fascetti, eletta consigliere comunale dell’Aquila per il Pd alle ultime elezioni, che però poi ha dovuto lasciare il posto al socialista Gianni Padovani, a seguito di un ricorso al Tar e riconteggio delle schede. Nell’area peligna e dell’Alto Sangro si parla del consigliere comunale di Sulmona e consigliere provinciale Antonella La Gatta, e del capogruppo del Pd. Ma si ragiona anche su una donna marsicana, c’è chi dice Lorenza Panei, consigliera comunale di Avezzano.
Allargando lo sguardo alle altre liste della coalizione, in alto mare sembrerebbe essere quella del presidente D’Amico, in merito alla quale, a parte Sandro Mariani, consigliere regionale di Abruzzo in Comune, non emergono possibili candidati nei vari totonomi e indiscrezioni.
La lista civica di Polis 305, ispirata dal sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, ha invece il problema di trovare candidati di peso e molto competitivi in tutte le province. Per ora i pezzi da novanta che possono ambire ad una elezione sono gli assessori teramani Valdo di Bonaventura e Giovanni Cavallari, e a L’Aquila il consigliere regionale uscente di Noi con Legnini, Americo Di Benedetto, già candidato sindaco nel 2022 nel capoluogo, leader del movimento civico Il passo possibile. Da quando si apprende in provincia di Chieti si fa il nome di Mario Pupillo, ex sindaco di Lanciano ed ex presidente della Provincia.
La lista dei progressisti ancora non entra nel merito delle candidature, e lo farà la prossima settimana in un incontro. Per ora tutte le energie sono state spese per stabilire perimetro e protagonisti dell’alleanza, che vedrà insieme Demos, Verdi, Sinistra italiana e gli indipendenti di ex Articolo 1, ovvero quella componente che non è rientrata nel Pd.
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