REGIONALI: ROMA-PESCARA NEL RING ELETTORALE, CENTRODESTRA SI COMPATTA IN ABRUZZO

CENTROSINISTRA ALL'ATTACCO, "GIOCO DELLE TRE CARTE, HANNO TOLTO 1,5 MILIARDI ' ORA NE RESTITUISCONO LA META', DOPO CINQUE ANNI DI NULLA"

1 Marzo 2024 08:21

- Politica

L’AQUILA – Incassata la sconfitta in Sardegna, tra gli alleati di governo il mantra è restare uniti in vista delle urne in Abruzzo, Basilicata, Umbria e Piemonte. O, quanto meno, evitare di trasmettere all’esterno un’immagine di litigiosità e disaccordo che – si è visto – alle urne non giova affatto.

Nel brevissimo periodo, per FdI, il partito della premier Giorgia Meloni, c’è un obiettivo da non mancare assolutamente: la riconferma di Marco Marsilio in Abruzzo.

Un risultato dato per scontato fino a qualche settimane fa, dopo la vittoria di Alessandra Todde in Sardegna un po’ meno. Per Marsilio i tre leader di centrodestra torneranno a sfilare di nuovo insieme. Sotto traccia, però, continua la competizione interna per il risultato del raddoppio della linea ferroviaria Roma-Pescara. Un annuncio arrivato mentre la premier Meloni ancora stava presiedendo il Cipess.

Il raddoppio della linea ferroviaria Roma-Pescara si farà. Nonostante lo stralcio del finanziamento dalla rimodulazione del Pnrr, il governo blinda l’intervento garantendo le risorse per realizzarlo. “Mettiamo in sicurezza un’opera strategica”, sottolinea la presidente del Consiglio.





Ma l’operazione – con il voto in Abruzzo alle porte – assume un carattere politico, tanto che la Lega di Matteo Salvini scatta in avanti per intestarsi il successo dell’operazione. E le opposizioni vanno all’attacco parlando di mossa elettorale.

Il candidato Luciano D’Amico afferma che è una sorta di gioco delle tre carte, “sono soldi restituiti all’Abruzzo, solo in parte, dopo essere stati tolti”

Incalza il senatore dem Michele Fina: “Una vecchia e stantia tecnica della peggiore politica è quella di asfaltare le strade nei pressi delle abitazioni degli elettori a pochi giorni dalle urne. In Abruzzo siamo arrivati a questo punto: dopo cinque anni di nulla, il governo a dieci giorni dal voto stanzia risorse e promette opere. Anzi fa di peggio: dopo aver tagliato fondi per la ferrovia Roma Pescara pari a 1,5 miliardi, stanzia 700 milioni che spettavano comunque all’Abruzzo e pretende dagli abruzzesi anche gli applausi. Non si trovano parole per commentare adeguatamente”.

A dare l’ok alle nuove risorse è il Cipess che, presieduto proprio dalla premier, autorizza l’assegnazione di 720 milioni del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027 al Ministero delle infrastrutture per il raddoppio dei lotti 1 e 2 della linea Roma-Pescara.

“Nel Pnrr erano previsti 620 milioni”, ma nella revisione “abbiamo dovuto stralciare” il finanziamento per l’impossibilità di completare l’opera, spiega Meloni. Il governo però ha cercato “fonti alternative” e ha trovato le risorse.





“Copriamo tutto il finanziamento che serve e assicuriamo anche una copertura aggiuntiva di 100 milioni”, annuncia: 720 milioni complessivi che, aggiunti ai 231 milioni del Fondo opere indifferibili, coprono interamente il costo per i due lotti. Del potenziamento della linea si parla da circa 20 anni, ma i cantieri non ancora partiti: gli interventi di raddoppio, velocizzazione e upgrade, secondo il progetto di Rfi, dovrebbero ridurre i tempi di percorrenza dalle attuali 3 ore e 20 minuti a circa 2 ore. All’ordine del giorno del Cipess c’è anche un altro intervento che la premier ci tiene a sottolineare.

Gli oltre 146 milioni per il Programma operativo complementare della Regione Abruzzo: “serviranno a intervenire su diversi settori strategici”, spiega Meloni, che definisce la riunione una “tappa importante” dell’azione del governo.

Tra 10 giorni proprio in Abruzzo si vota per le regionali. Il centrodestra punta sulla riconferma del meloniano Marco Marsilio. E dopo la batosta in Sardegna, i partiti scalpitano.

“Questi 950 milioni sanano un debito accumulato dal precedente governo”, plaude il governatore Marsilio. “Il governo crede nell’Abruzz”o, aggiunge Fi con il coordinatore regionale Nazario Pagano. Per Giuseppe Conte, però, “sbaglia la premier a promettere la Roma-Pescara in campagna elettorale”: è un “segno di grande debolezza”, dice il leader M5s, in visita proprio in Abruzzo, dove vede “un vento di rinnovamento, voglia di cambiamento”.

“Meloni restituisce solo risorse già tolte all’Abruzzo”, puntualizza dal Pd Luciano D’Alfonso, che avverte: “mancano ancora 5,5 miliardi per completare il finanziamento dell’intera opera”. “Meloni trasforma il Cipess in uno strumento elettorale”, attacca Angelo Bonelli di Avs. Mentre per Carlo Calenda di Azione le ferrovie che “compaiono e scompaiono a seconda del ciclo elettorale” sono uno scandalo: ma a queste “prese in giro”, chiosa, “non crede più nessuno”.

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