L’AQUILA – I manifesti della lista di Marsilio presidente campeggiano già nelle città abruzzesi, ma c’è difficoltà a chiudere liste davvero competitive in tutte e quattro le province. Nell’area centrista la situazione è ancora più complicata, con Noi Moderati del segretario regionale, Paolo Tancredi, che sembrava fuori gioco ma che invece con un colpo di reni è pronto a correre anche da sola, e ad annaspare e con forti difficoltà a chiudere una propria lista scudocrociata, è invece l’Udc, mentre ha tirato i remi in barca, l’area civica di Futur-a dell’ex assessore regionale Gianfranco Giuliante, come pure il sindaco civico e bipartisan di Avezzano, Giovanni di Pangrazio, inizialmente fautori nell’operazione centrista.
Sono queste le difficoltà che sta incontrando la coalizione di centrodestra, soprattutto la componente centrista, a 23 giorni ormai dalla presentazione delle liste, e a 51 giorni dalle elezioni, quando invece Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno già chiuso i giochi, con tutti i candidati nei ranghi, e a breve lo farà anche la Lega, a cui manca una serie di caselle.
In particolare, in queste ultime settimane Noi moderati stanno facendo la parte del leone a discapito dell’Udc, che è entrato in difficoltà nella costruzione della lista: il partito di Lupi ha “soffiato” il consigliere regionale uscente Marianna Scoccia, moglie dell’ex consigliere regionale civico Andrea Gerosolimo, eletta nell’Unione di centro poi passata all’opposizione e alla fine tornata nella maggioranza di centrodestra, e può contare a Teramo su Dodo Di Sabatino, che avrà l’appoggio dell’area politica di oramai ex esponenti di Italia viva, che hanno sostenuto la candidata a sindaco di Teramo Maria Cristina Marroni e, stando a quanto si è appreso, sul ‘ritorno’ del consigliere comunale di Avezzano, Alfredo Mascigrande, primo degli eletti in assoluto alle ultime e elezioni, che ha detto addio ai salviniani a dicembre 2021. Sceso in campo per la lista del presidente Marsilio già ad ottobre, ma che ora da quanto si apprende si candiderà con Noi moderati, partito per il quale è comunque coordinatore provinciale dell’Aquila, e c’è chi dice che la causa sia da ricercare sul fatto che nella lista del presidente ci sono altri altri candidati forti in arrivo, tra cui l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, che ieri ha formalmente comunicato le sue dimissioni dal partito della Lega, con cui era stata eletta nelle elezioni del 2019 con 4.934 voti. Del resto Verì, nel suo messaggio di addio, ha dichiarato che “proseguirò il mio impegno politico nel centrodestra, a sostegno della candidatura del presidente Marco Marsilio”, parole che se non sono una ufficializzazione, poco ci manca.
Nella lista del candidato presidente, l’uscente Marco Marsilio, di Fdi, a cui lavora assiduamente Terenzio Rucci, componente della segreteria del presidente e capo del comitato elettorale regionale 2019, e l’avvocato Umberto Di Primio, ex sindaco di Chieti, che non saranno candidati, nomi forti già ci sono, ma ne servono altri, per poter sperare in un risultato importante e decisivo, per portare, in caso di vittoria all’Emiciclo una falange di fedelissimi del presidente.
Già ufficializzati i nomi, in provincia di Chieti, dell’ex sindaco di Francavilla, Antonio Luciani, ex Pd poi convertitosi al verbo della destra, e di Luciano Marinucci, ex sindaco di San Giovanni teatino, della consigliera comunale di Tollo, Filomena Mariani, in provincia di Teramo di Valeria Martini, di Atri, e da sempre militante in Fratelli d’Italia.
In provincia dell’Aquila c’è Moreno Mari, consigliere di opposizione di Sante Marie, Anna Maria Casini, ex sindaco di Sulmona, e sempre a Sulmona la candidata sindaca di Direzione Sulmona, Elisabetta Bianchi.
Un nome pesante sarebbe, da indiscrezioni, nel collegio di Chieti l’ex deputato ed ex consigliere di amministrazione della Rai, Rodolfo De Laurentiis, pur originario di Collelongo, in provincia dell’Aquila, che è stato già candidato presidente nel 2008, con Udc-Udeur ottenendo il 5,4% dei consensi.
Ufficializzata anche la corsa del vice sindaco di Pescara, Gianni Santilli, ma c’è un nome ancora più pesante che potrebbe candidarsi nella lista del presidente, nel collegio di Pescara il citato assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì.
E veniamo dunque alla lista centrista: proprio ad Abruzzoweb, Paolo Tancredi, ex parlamentare ed ex consigliere regionale, oggi coordinatore regionale di Noi moderati, formazione politica che ha come segretario nazionale l’ex ministro Maurizio Lupi, che domani sarà in Abruzzo, aveva lanciato un appello, o forse un ultimatum, all’Udc del segretario regionale del segretario regionale Enrico di Giuseppantonio, sindaco di Fossacesia, e del leader nazionale Lorenzo Cesa: “Il partito di Noi moderati è pronto in Abruzzo a correre da solo alle elezioni regionali del 10 marzo, con liste competitive in tutte e quattro le province, rinnoviamo però l’appello agli amici dell’Unione di Centro, per poter unire le forze. E lo stesso vale per le forze civiche che si richiamano alla nostra area politica moderata e liberale”.
E questo perché l’Udc ha non poche difficoltà a chiudere una sua lista, ma per ora ancora non risponde all’invito di Tancredi e cerca anzi di “soffiare” i candidati buoni a Noi moderati, ma con scarsi risultati.
Noi moderati ha del resto già rotto gli indugi e ha già messo in campo come candidati in provincia di Teramo il citato Dodo Di Sabatino, e in corsa anche Umberto Italiani, ex assessore ad Atri.
In provincia di Chieti l’ex assessore comunale di Ortona, Valentino Di Carlo, la funzionaria regionale Gabriella Ragni, più altri nomi che usciranno a breve.
In provincia di Pescara c’è Giuseppe Bucciarelli presidente regionale Confcommercio agenti immobiliari, e nomi che dovrebbero essere espressione di Vincenzo Serraiocco, dirigente nazionale Udc con delega allo Sport, e direttore generale della squadra di basket Vis Pesaro, coinvolto nella l’indagine della Procura di Pescara in merito all’affidamento ventennale della struttura sportiva Le Naiadi di Pescara. Emblematico che Serraiocco abbia già abbandonato la nave dell’Udc.
Veniamo dunque alla provincia dell’Aquila: il nome pesante è quello di Marianna Scoccia, consigliere regionale uscente, sindaco di Prezza, eletta nel 2019 proprio con l’Udc, e ancora Sergio Tedeschi, figlio del sindaco di Cerchio, Gianfranco Tedeschi, inizialmente dato come candidato nella lista del presidente Marsilio.
C’è poi Simona Valentini, sostenuta dall’ex sindaco di Canistro, ed ex assessore regionale, Angelo Di Paolo. Infine il citato Alfredo Mascigrande.
In questo scenario i margini di manovra per l’Udc sono davvero stretti, visto che i candidati su cui puntare ne sono rimasti davvero pochi. Fermo restando però che dovranno trovare, lista Udc o meno, un posto in lista quello che sia, candidati del calibro di Ezio Stati, avezzanese, ex segretario regionale della Democrazia cristiana, ex consigliere e assessore regionale democristiano, fedelissimo del ministro Remo Gaspari, e che ha poi aderito a Forza Italia. Padre dell’ex consigliere regionale ed ex assessore Daniela Stati.
Ezio Stati ha già tappezzato del resto la sua Avezzano di manifesti con il simbolo scudo crociato dell’Udc.
Stessa difficoltà che sta vivendo a L’Aquila l’assessore alla Ricostruzione privata, Roberto Tinari, da poco approdato nell’Udc, da Forza Italia, all’esito di una operazione di cambio di casacca, benedetta da Lorenzo Cesa, e orchestrata dal consigliere Fabio Frullo, eletto con la civica del sindaco Civici e indipendenti, e che ha coinvolto anche Gloria Nardecchia, eletta con Forza Italia.
Tinari si è tenuto stretto il posto in giunta e diventando così il casus belli del duro scontro tra gli azzurri e il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi di Fratelli d’Italia, che di rimpasto e di compensazione per Forza Italia non ne vuol sentir parlare. Da indiscrezioni Tinari, preoccupato per lo stallo del suo nuovo partito, avrebbe già contattato quelli di Noi Moderati, per ottenere in ogni caso un posto in lista.
Altro segnale di forte difficoltà, negli eredi dell0 scudo crociato, ancora una volta ad Avezzano, dove il sindaco Di Pangrazio pare si sia tirato indietro dalla composizione della lista centrista, e avrebbe addirittura intimato al fedelissimo vicesindaco Domenico Di Berardino a non candidarsi, come era previsto, con l’Udc.
Infine, resta da chiedersi cosa sta facendo ora Gianfranco Giuliante ex assessore regionale di Forza Italia, ex esponente della Lega e presidente della Tua, la società regionale di trasporto pubblico e fondatore del movimento politico Futur-a, schierato nel centrodestra.
Nominato ad agosto portavoce e responsabile dell’ufficio elettorale dell’Abruzzo per l’Udc, poi sostituito il 9 gennaio dal senatore Antonio Saccone, e che già ad ottobre aveva dichiarato che “Futur-a esprime l’auspicio di una lista unitaria per le regionali tra Udc, Noi con l’Italia e civiche di riferimento sotto la sigla di ‘Noi Moderati’ già utilizzata per sancire l’unità del centro nelle scorse elezioni politiche. L’accordo che si è trovato a livello nazionale con la costruzione di una ‘casa comune’ non può non essere replicato sul piano locale”. Ma stigmatizzando l’intenzione dell’Udc ad andare da sola e lanciando strali contro chi invece di un centro competitivo nello schieramento del centrodestra, è disposto ad accontentarsi di un “centrino”.
Ora pare che, comprensibilmente, abbia gettato la spugna, nell’impossibilità di essere il demiurgo della lista unitaria dei centristi. E pare che stia lavorando alle candidature a Pescara, in particolare quelle del gruppo Serraiocco, dunque in forza a Noi Moderati e non più all’Udc, lasciato al suo incerto destino.
LA SMENTITA DELL’UDC
“L’Unione di centro c’è e ci sarà alle prossime elezioni per il rinnovo del consiglio regionale dell’ Abruzzo con lo scudocrociato”.
Lo afferma il senatore Antonio Saccone, nominato il 9 gennaio coordinatore dell’Udc in Abruzzo, in riferimento all’odierno articolo di Abruzzoweb.
“Proprio ieri insieme al nostro segretario nazionale Lorenzo Cesa, abbiamo incontrato i nostri segretari provinciali e alcuni candidati per delineare la campagna elettorale” prosegue l’esponente centrista. ”
Abruzzoweb aveva riferito le voci secondo le quali l’assessore comunale dell’Aquila, Roberto Tinari, avrebbe avuto contatti con Noi moderati, per l’eventuale inserimento in lista.
Ma tiene a sottolineare Antonio Saccone, con ironia: “Tinari ovviamente era presente. Avendo diverse doti tranne quella dell’ ubiquità possiamo confermare che non era il suo sosia”.
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- REGIONALI: COMMISSARIO UDC SACCONE, “CI SIAMO E CI SAREMO ALLE PROSSIME ELEZIONI CON SCUDOCROCIATO”L'AQUILA - "L'Unione di centro c'è e ci sarà alle prossime elezioni per il rinnovo del consiglio regionale dell' Abruzzo con lo scudocrociato". L...