L’AQUILA – “Ho deciso di scendere in campo in questa competizione elettorale perché sono profondamente insoddisfatto di come è stato trattato l’Abruzzo in questi anni. Considero sbagliata una eccessiva concentrazione del potere da parte di pochi soggetti, lo sappiamo bene noi che abbiamo al Comune, in Regione e al Governo lo stesso colore politico. Quando questo accade ci restringono gli orizzonti, per questo in termini di rendimento democratico sarebbe il caso di avere una voce dissenziente”.
Così, in un’intervista ad AbruzzoWeb, Enrico Verini, consigliere al Comune dell’Aquila e candidato con Azione alle elezioni regionali del 10 marzo a sostegno del candidato alla Presidenza del centrosinistra Luciano D’Amico.
“Sono tante le questione irrisolte a cominciare dal nostro territorio – ha sottolineato Verini – Io, ad esempio, sono rimasto particolarmente stupito quando il premier Giorgia Meloni è arrivata all’Aquila annunciando il finanziamento per il raddoppio della tratta ferroviaria Roma-Pescara e nessuno ha alzato la mano per chiedere: ‘e L’Aquila?’ La nostra città è stata completamente esclusa, in nessuna delle 164 pagine del progetto viene mai citata. Questo significa isolarci ancora di più e a me non può stare bene”.
Sul tema della Sanità, in merito al Consiglio comunale straordinario che si è tenuto ieri sulla vicenda dei Nuclei di cure primarie, Verini ha poi evidenziato: “Il manager Ferdinando Romano ha usato molte parole per descrivere un ospedale eccellente, senza problemi e che funziona benissimo. Sono stato costretto a rispondere in maniera insolita”.
ho risposto da cittadino che vive i disagi
“Prima del Consiglio, sono andato al Cup per accertarmi sui tempi di alcuni esami. Ho chiesto di fare una risonanza e prima di un anno non è possibile, la Tac non disponibile entro l’anno, e così tante altre analisi. Esiste questa realtà e non possiamo fare finta di niente. Non possiamo mentire e dire che con noi in Regione si sistemerebbe tutto in due minuti, ma il rispetto è dovuto a cittadini, non si può fingere che vada tutto bene”.
E facendo una previsione sul voto in Abruzzo, all’esito di quello in Sardegna: “Ho l’impressione che questo risultato segni un deciso cambiamento, ci sono periodi in cui c’è un vento contrario a cui è difficile opporsi. In politica a volte c’è un punto di rottura, in cui una parabola prende un’altra curva, ed è questo il caso della Sardegna, dove il centrodestra, convinto di stravincere, ha invece perso. Noi abbiamo anche fatto di più rispetto alla Sardegna, siamo tutti uniti, e queste elezioni ci aprono ad una prospettiva di vittoria, abbiamo fatto capire a tutti che possiamo vincere e questo dato incentiverà sforzi e speranze. Se andranno tutti a votare vinceremo”, ha concluso Verini.
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