L’AQUILA – “La parola “coalizione” trae origine dal dal latino antico, coalitio -onis, riunione, derivazione di coalescĕre, unirsi insieme, il contrario del veto. Ci si unisce ma insieme.
Ora in Abruzzo la situazione è questa, nessuno ha messo veti per unirsi insieme, tranne i 5Stelle. E non entro nel merito. Dico solo che se un partito sta in una coalizione non lo stabiliscono i 5Stelle.
Ma il Pd che fa?”
In un post di fuoco il segretario regionale di Italia viva, ed ex deputato, Camillo D’Alessandro, reagisce con durezza al post del dal segretario regionale del Movimento 5 stelle, Gianluca Castaldi, ex sottosegretario ai rapporti con il Parlamento nel secondo governo di Giuseppe Conte, in merito al percorso di costituzione della coalizione progressista, di centrosinistra e di campo largo che dir si voglia, che trovata la quadra sul programma, deve ora decidere il candidato presidente della Regione, da contrapporre a Marco Marsilio, in cerca del bis a capo della coalizione di centrodestra, alle elezioni regionali della primavera prossima.
Castaldi infatti ha scritto chiaro e tondo che serve un candidato civico, fuori dai soliti radar. Fuori dalle solite uscite giornalistiche che tirano fuori nomi a caso”. E poi, “No, senza se e senza ma, a Italia viva”, uscita debordante, in quanto Italia viva, sta a pieno titolo partecipando al tavolo della coalizione.
“Di fronte ad un fatto politico, un veto, coloro che esaltano ogni giorno l’idea del campo largo o l’idea di una coalizione regionalista che superi le divergenze nazionali, esattamente il Pd che fa?
Noi i veti non li mettiamo, perché viene prima l’Abruzzo, ma non li subiamo. Se vale l’Abruzzo vale sempre. Noi abbiamo ricevuto un invito dai gruppi consiliari di Pd e 5Stelle. Siamo andati.
Abbiamo ricevuto la richiesta di un contributo programmatico. Lo abbiamo dato. Quindi? Che ci avete chiamato a fare?”, incalza D’Alessandro.
“Questa volta non avete a chi accollare le colpe: chi fa un regalo alla destra non siamo noi.
Il Re è nudo. A settembre partiremo con il nostro programma e la nostra proposta di donne e uomini che si impegneranno per l’Abruzzo sperando che il lavoro fatto fino ad ora non svanisca.
La nostra idea è quella di dare vita ad un contenitore riformista che possa farsi carico dei problemi della nostra Regione. Perché la politica fa questo, si fa carico dei problemi da risolvere, non dei veti. Saremo sempre dalla parte della soluzione, mai del problema. A noi interessa l’Abruzzo, come “renderlo migliore”.
Download in PDF©