REGIONE: FI, “POCHI UN ASSESSORE E PRESIDENZA CONSIGLIO”, LINEA DURA. MARSILIO, “COPERTA CORTISSIMA”

6 Aprile 2024 09:59

Regione - Politica

L’AQUILA –  Nessuna sorpresa e nessun ripensamento: Forza Italia non si accontenta di un assessorato e della presidenza del consiglio. La conferma della linea dura  è arrivata ieri pomeriggio Pescara, nel summit convocato dal segretario regionale degli azzurri e deputato Nazario Pagano, con i quattro consiglieri regionali eletti alle elezioni del 10 marzo, ovvero l’aquilano Roberto Santangelo, 9.587 voti, vicepresidente del consiglio regionale uscente, il pescarese Lorenzo Sospiri,  8.835, voti, presidente del consiglio regionale uscente, il francavillese Daniele D’Amario, 5.417 voti, assessore alle Attività produttive e Cultura uscente, ed Emiliano Di Matteo, ex leghista, uomo forte della Val vibrata in provincia di Teramo, 4.078 voti.





Il messaggio al rieletto presidente Marco Marsilio, di Fdi, è chiaro e in linea con quando detto da Pagano nel vertice dei segretario regionali, da cui se è andato sbattendo la porta: Forza Italia ha preso  77.841 voti,  pari al 13,4% eleggendo quattro consiglieri, e non può accettare di ottenere anche meno della passata legislatura, quando Forza Italia con 54.223 voti, pari al 9%, e tre consiglieri eletti, portò a casa un assessorato, la presidenza del consiglio e un posto da sottosegretario di giunta. E non solo, la questione diventa ora nazionale, visto che il dossier “giunta abruzzese” è già sul tavolo del segretario nazionale Antonio Tajani.

Un problema in più per Marsilio, che in una intervista di oggi al quotidiano Il centro, conferma che le sue scelte le farà martedì prossimo, dopo un ultimo giro di consultazioni, per arrivare mercoledì mattina con la squadra di assessori al completo, al primo consiglio regionale della dodicesima legislatura, in cui si voterà l’ufficio di presidenza. E ammette Marsilio: “ogni partito ha chiesto almeno una posizione in più di quella che gli spetterebbe nella logica impietosa dei numeri e dei pesi. Con soli sette posti a disposizione per cinque gruppi la coperta non è corta e cortissima, anche se vogliamo aggiungere la presidenza e la vicepresidenza del Consiglio. Avessi 12 posti a disposizione sarebbe tutto più semplice”.





Insomma non riesce ad accontentare tutti lo schema di tre assessori a Fdi, più l’esterno a Nicoletta Verì non eletta con la lista del presidente, uno a Fi più la presidenza, uno alla Lega, e il posto da sottosegretario a Marianna Scoccia di  Noi Moderati, che ha preso il 5,7%, più la vicepresidenza di giunta e di consiglio ancora tenuti sul tavolo come jolly.

E per quanto riguarda Forza Italia, la richiesta è di due assessori, con Fdi che dovrebbe fare un sacrificio, difficile da accettare per il primo partito della coalizione con il 24,1% e 8 consiglieri eletti. E comunque viene ritenuto “offensivo” non avere almeno il sottosegretario di giunta. Una possibile mediazione potrebbe essere, anche questa in una situazione di coperta cortissima, quella dare agli azzurri, al posto del secondo assessorato, la vicepresidenza di giunta e anche il sottosegretariato, rivendicato però non solo da Noi Moderati, che non avrà assessori, ma anche dalla Lega, che con il 7,5% non si accontenta di un solo posto in giunta.

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