L’AQUILA – “Non è detto che non ci rivedremo, non nell’aldilà, intendo, ma nel mondo della cultura, e sarà benefico per tutti”.
Così un emozionato Claudio D’Amario, oramai ex direttore del dipartimento Sanità della Regione Abruzzo, ha scherzando assicurato ai suoi dipendenti che lo hanno salutato nella sede di Pescara con lungo applauso.
Una soddisfazione personale, quella di lasciare un ottimo ricordo, per il manager pubblico pescarese 66enne, professionalità di respiro nazionale, tra l’altro ex direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute da quattro anni direttore del Dipartimento Salute, la cui direzione ha inteso lasciare per divergenze di vedute e dissidi con il presidente della Regione, Marco Marsilio, di FdI, e l’assessore al ramo Nicoletta Verì, sulle prospettive e le ricette per far fronte al pesante debito sanitario.
In realtà ad Abruzzoweb D’Amario, abbassando i toni, ha negato questi conflitti, confermati da più fonti, spiegando che “avevo espresso da tempo all’assessore il desiderio di tornare ad occuparmi, dopo 5 anni, di aspetti professionali più strettamente connessi a tematiche assistenziali, consulenziali, sulla valutazione di performance aziendali e di ricerca clinica applicata”.
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