GIUNTA REGIONALE DA' MANDATO AD AVVOCATI VALERI E CERULLI CONTRO METANODOTTO E CENTRALE COMPRESSIONE; VIA LIBERA A 16 TONNELLATE IMMONDIZIA INDIFFERENZIATA, CHE SARANNO SOLO TRATTATI E NON SMALTITI, E A TARIFFE PIU' ALTE

REGIONE: NO A SNAM, PRONTO APPELLO A CONSIGLIO STATO, SI’ A RIFIUTI DA ROMA

23 Settembre 2019 15:06

Regione - Politica

L'AQUILA – La Giunta regionale abruzzese fa ricorso in appello contro la sentenza del Tar del Lazio ha respinto a giugno le argomentazioni della Regione contro la realizzazione della centrale di compressione Snam in località Case Pente, a Sulmona. 

La decisione è arrivata nella seduta di giunta, convocata dal presidente Marco Marsilio, Fratelli d'Italia, che si è riunita oggi a L'Aquila. Su proposta di Marsilio è stato conferito l'incarico al collegio difensivo composto dall'avvocato regionale Stefania Valeri e dall'avvocato Vincenzo Cerulli Irelli per proporre appello e istanza di sospensiva, al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar Lazio.





Nella stessa seduta, su proposta di Nicola Campitelli la giunta ha autorizzato il trattamento di ulteriori 16 mila tonnellate di rifiuti negli impianti di Aielli (Aciam) e Chieti Scalo (Deco Spa), in base ad un accordo sottoscritto tra Regione Abruzzo e Regione Lazio, dopo aver verificato la compatibilità ambientale e gestionale.

Per quanto riguarda il metanodotto, alla base delle motivazioni di appello vi è il contrasto con i principi elaborati dalla giurisprudenza europea e dallo stesso Consiglio di Stato in materia.  Si tratta del giudizio incardinato dalla Regione Abruzzo contro la presidenza del consiglio dei Ministri, il ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo nonché nei confronti di Snam rete gas. La Regione, in primo grado, aveva impugnato la delibera del consiglio dei Ministri con cui è stato superato il dissenso manifestato, dalla stessa Regione Abruzzo e dal Comune di Sulmona, in sede di Conferenza dei servizi ed è stata deliberata la prosecuzione del progetto per la costruzione della centrale di compressione gas di Sulmona. 

La sentenza del Tar aveva lasciato vigente la delibera della presidente del Consiglio dei Ministri che, alla fine di dicembre del 2017, all'epoca del governo di Paolo Gentiloni, aveva imposto il superamento del dissenso alla realizzazione dell'opera emerso in sede di Conferenza di servizi. Una decisione che, di fatto, significa il via libera alla realizzazione del gasdotto Snam che, da Brindisi a Minerbio, attraverserà l'Italia lungo la dorsale appenninica, e che prevede come indispensabile infastruttura la centrale di copressione di Casa Pente, contro cui da anni si battono i comitati cittadini. 





Su proposta dell'assessore Campitelli, poi, si darà via libera ai rifiuti urbani indifferenziati prodotti da Roma capitale, i rifiuti verranno solo lavorati in Abruzzo per poi essere trasferiti in discariche extraregionali.  La giunta ha introdotto anche modifiche per quanto concerne gli aspetti economici con una quota tariffaria maggiorata che porterà nelle casse abruzzesi circa 160 mila euro in più. La tariffa sarà pari a 10 euro a tonnellate di cui 7.70 euro da riconoscere alla Regione e 2,30 ai comuni interessati.

Con delibera approvata oggi si procede anche ad una valutazione dei documenti di Protezione Civile in materia di dighe, di competenza regionale, ai sensi della L.r. n. 18 del 2013. Viene costituito infatti un gruppo di lavoro che comporta il coinvolgimento di vari enti, tra cui le Prefetture, i Comuni delle città capoluogo e il Servizio emergenze della Protezione Civile.

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