TERAMO – “L’Italia possiede un patrimonio storico, artistico e architettonico unico al mondo. Le ricostruzioni post sismiche, che hanno permesso restauri e la messa in sicurezza, con tecnologie e materiali sempre più avanzati ed efficienti per parte di questo patrimonio, vanno lette anche come una fondamentale azione di prevenzione e tutela, a beneficio delle generazioni future. Orgogliosi di dare il nostro piccolo contributo in questa grande opera di civiltà”.
Una voce competente in materia, quella di Nino Gavioli, 48enne imprenditore di Montorio al Vomano, in provincia di Teramo, che dal 1996 in prima persona, porta avanti assieme al fratello Fabio Gavioli la gloriosa impresa fondata dal padre Dino Gavioli, specializzata nel restauro dei beni architettonici di pregio e vincolati, e in prima linea a seguito degli eventi sismici dell’Alto Sangro e Volturno del 1984, delle Marche e Umbria del 1997, dell’Aquila del 2009, dell’Emilia Romagna del 2012 e del centro Italia del 2016.
Con sede a Montorio al Vomano, il gruppo è ora articolato nella Gavioli Arte e Restauri srl, Gavioli Restauri srl e la Gavioli Re-build srl, con circa 100 dipendenti, ed un fatturato in costante crescita, l’ultimo del 2023 di circa 10 milioni di euro. Sono del resto centinaia le realizzazioni sia nel campo del consolidamento e del restauro architettonico che in quello del restauro pittorico, con una intensa attività nella costruzione di nuovi edifici civili, industriali ed il consolidamento di terreni ed edifici con l’utilizzo di tecniche innovative.
“Sono orgoglioso di portare avanti l’impresa di famiglia – spiega Gavioli -, una storia imprenditoriale italiana iniziata nel secolo scorso nell’affascinante e importante settore del consolidamento e del restauro. Ho avuto la fortuna di imparare il mestiere da mio padre, che era prima di tutto un bravissimo restauratore, e che ha svolto il ruolo direttore tecnico nella categoria OS2A, quella specifica dei restauri pittorici. Abbiamo avuto modo di fare esperienza, di apprendere pian piano tutte le tecniche necessarie per interventi estremamente complessi e delicati”.
Il portfolio di lavori della Gavioli è del resto imponente: tra i fiori all’occhiello c’è senz’altro i lavori di risanamento conservativo Compendio del Quirinale a Roma, dal 1870 la residenza ufficiale del Re d’Italia e dal 1946 del presidente della Repubblica, uno dei simboli dello Stato italiano. Intervento che ha riguardato in particolare il restauro del complesso del Quirinale alla Palazzina del Fuga.
Partendo dai cantieri più recenti, nel cratere sismico 2016, non si può poi non citare la collegiata di San Rocco a Montorio al Vomano, che si affaccia su piazza Orsini, il duomo di Campli, la chiesa abbaziale di Santa Maria di Montesanto di Civitella del Tronto.
E tanti sono anche il lavori nel cratere 2009: oltre a vari aggregati di edifici quasi tutti vincolati nel centro storico dell’Aquila, come quelli di via Cimino (mandataria in ati), di via Roma e via Pretatti, palazzo Alfieri Galli, per quanto attiene i restauri in categoria OS2a; Gavioli ha riparato e ha consentito la riapertura, all’indomani del sisma dell’edificio 10 dell’ospedale San Salvatore, con il consorzio Rennova, ha restaurato tratti di mura urbiche e Porta Napoli, la chiesa di Santa Maria del Ponte di Roio, palazzo Ciavola Cortelli ad Arischia, la chiesa Di San Marco nella frazione di Preturo, la chiesa di San Pietro a Rocca di Botte.
Tanti e prestigiosi anche i lavori di restauro a seguito del terremoto del 1997 nelle Marche e dell’Umbria, come, per citarne solo una parte degli interventi, la Pinacoteca civica, il palazzo del Podestà, il Ridotto e il teatro Gentile, Loggiato di San Francesco di Fabriano, la cinta muraria di Serra San Quirico, il teatro Persiani di Recanati.
“L’aver lavorato i tanti scenari post-sismici, ci ha consentito di acquisire un know-how di primissimo ordine, con un organico di professionisti, architetti geometri qualificati per progettazioni, rilievi, mappature e monitoraggi -prosegue Gavioli -. Disponiamo anche un laboratorio di restauro situato qui a Montorio al Vomano, presso la nostra sede, completo di materiali, apparecchiature e attrezzature. Poi ovviamente abbiamo maestranze selezionate che operano con estrema professionalità, passione e con rispetto per l’arte, per i valori storici e culturali. La nostra struttura impiega personale proprio, con un organico numericamente adeguato, in base al tipo di lavoro, in base agli anni, specializzato a seconda dei settori dei lavori in corso”.
Importante ambito di attività, per Gavioli, è comunque rappresentato dal cratere 2009, dove ha potuto affinare ulteriormente nuove tecniche costruttive e utilizzare materiali di ultima generazione.
“Molte costruzioni erano secolari, quindi ai tempi non c’erano le necessarie conoscenze atte a garantire una risposta in caso di sisma. Grazie ai nuovi interventi effettuati, oggi possiamo affermare che L’Aquila è forse la città più sicura d’Italia, ricostruita, ristrutturata e restaurata in base alle nuove conoscenze e tecniche edilizie di messa in sicurezza. Poche città hanno potuto beneficiare di un simile intervento di rigenerazione e consolidamento”
Motivo di grande orgoglio è senz’altro l’intervento al meraviglioso palazzo del Quirinale a Roma.
“Nel Palazzo del Fuga – spiega Gavioli – sono stati fatti lavori su beni immobili sottoposti a tutela e hanno riguardato il rifacimento del manto di copertura dell’intero edificio, dove risiede il presidente Sergio Mattarella, oltre ad interventi di restauro di alcune sale interne, tra cui la Sala degli Scrigni, appartenente alla Galleria Alessandro VII, dove sono state restaurate le decorazioni policrome e il cassettone ligneo. Inoltre, sono stati anche realizzati altri lavori, tra cui il restauro degli infissi di tutta la palazzina che affaccia su via del Quirinale e anche sui giardini del Quirinale”.
Conclude Gavioli: “è di fondamentale importanza curare e preservare i nostri beni attraverso continue analisi, indagini e manutenzioni al fine di evitare appunto quello che poi fatalmente accade a causa del terremoto. Molti edifici vengono gravemente compromessi, e si rischia di perdere per sempre un patrimonio di inestimabile valore, proprio perché in passato non si è lavorato sulla prevenzione, sui restauri e consolidamenti, che avrebbero potuto minimizzare il danno e anche i costi di ricostruzione”.
- “RESTAURI POST SISMA DONO A GENERAZIONI FUTURE”, GAVIOLI, “L’AQUILA TRA CITTA’ PIU’ SICURE D’ITALIA”TERAMO - "L'Italia possiede un patrimonio storico, artistico e architettonico unico al mondo. Le ricostruzioni post sismiche, che hanno permesso resta...