L’AQUILA – Si moltiplicano i no dei giudici alle richieste del Comune dell’Aquila di restituzione del Contributo di autonoma sistemazione, fatti risalenti ad anni lontani e dunque prescritti. Stavolta, infatti, il Giudice di Pace dell’Aquila, ha emesso una sentenza con la quale ha condannato il Comune al pagamento, in favore della ricorrente R. A. delle spese e compensi di lite liquidate in complessivi euro 575,00. La vicenda risaliva addirittura al 2011.
Si tratta di una sentenza, dopo il ricorso dell’avvocato Fausto Corti, che segue l’andazzo di un’altra dozzina di recentissimi verdetti simili per i quali va respinta la richiesta di restituzione del Contributo di autonoma sistemazione (Cas) percepito in modo indebito, secondo il Comune dell’Aquila, da migliaia di sfollati rimasti senza casa dopo il sisma del 2009,
Secondo l’Ente, infatti, molti presunti “furbetti del terremoto” avrebbero proseguito a ottenere il contributo quando non ne avevano più necessità, ma i giudici hanno confermato che non se ne farà nulla.
Va precisato che questa forma di assistenza è cessata nel marzo del 2015 per diventare Contributo per il disagio abitativo finalizzato alla ricostruzione.
REVOCA CAS L’AQUILA: ALTRO NO DEL GIUDICE A UNA RICHIESTA DEL COMUNE CHE PAGA LE SPESEL'AQUILA - Si moltiplicano i no dei giudici alle richieste del Comune dell'Aquila di restituzione del Contributo di autonoma sistemazione, fatti risal...









