RICOSTRUZIONE E SICUREZZA: FORMAZIONE STUDENTI ITALIANI E STRANIERI IN CANTIERI BORGO DI CASENTINO

IL BILANCIO DELLA TRE GIORNI ORGANIZZATA IN PARTNERSHIP DAL COMUNE AQUILANO DI SANT'EUSANIO FORCONESE, USRC E UNIVERSITÀ FEDERICO II DI NAPOLI, CHE HA PORTATO SUL TERRITORIO 70 ISCRITTI AGLI ATENEI DI FRANCIA, GRECIA E BELGIO. APPUNTAMENTO A SETTEMBRE QUANDO SARANNO PRESENTATE PROPOSTE PROGETTUALI PER RIQUALIFICARE UN EDIFICIO PUBBLICO A FINI SOCIALI E AGGREGATIVI

26 Marzo 2025 19:19

L'Aquila - Gallerie Fotografiche, Scuola e Università, Terremoto e Ricostruzione

L’AQUILA – La visita ad un aggregato edilizio ricostruito, e ad uno nella fase di cantiere, al fine di studiare le buone pratiche di restauro e messa in sicurezza nella ricostruzione post sisma 2009, con un ulteriore focus anche su una ex scuola, al fine di progettare una nuova destinazione d’uso a fini sociali e aggregativi.

Sono stati questi i temi al centro della visita nei giorni scorsi a Casentino, frazione del Comune di Sant’Eusanio Forconese, in provincia dell’Aquila, da parte di circa 70 studenti universitari della Federico II di Napoli, della Faculté polytechnique di Mons in Belgio, della National technical university di Atene e dell’École nationale supérieure d’architecture (Ensa) di Parigi-Belleville.

La visita ha concluso la tre giorni di formazione, sopralluoghi ed incontri nel territorio aquilano, incentrata sulla prevenzione sismica, sulle tecniche edilizie adottate e sulla rigenerazione urbana, ancor più significative alla luce dell’emergenza nell’area vulcanica dei Campi Flegrei in Campania, scattata dopo la scossa di magnitudo 4.2 del 13 marzo.





L’iniziativa è stata resa possibile in virtù di un accordo di collaborazione scientifica siglato nel 2024 dal Comune di Sant’Eusanio Forconese, di cui è sindaco Deborah Visconti, dall’Ufficio speciale per la ricostruzione comuni del cratere, l’Usrc, di cui è titolare Raffaello Fico, e dal dipartimento di Architettura dell’Università Federico II di Napoli, nell’ambito del progetto di didattica “International Living Lab for Building Back Better”, coordinato dal docente della Federico II Giovangiuseppe Vannelli, finanziato dal “Blended intensive programme” di Erasmus+, e nell’ambito anche della ricerca “Grins – Growing Resilient, Inclusive and Sustainable” del Partenariato Esteso 9 del Pnrr, di cui è “massa critica” la docente, anche lei della Federico II, Angela D’Agostino.

“Esprimiamo grande soddisfazione per l’esito di questo sodalizio di respiro internazionale – ha commentato il sindaco Visconti – che sta portando risultati concreti sia per noi che per gli studenti che abbiamo avuto il piacere di ospitare. Faremo sicuramente tesoro delle loro proposte progettuali, sia quelle presentate ieri con la mostra e la tavola rotonda, sia quelle che ci proporranno per l’edificio pubblico di Casentino. Ferma convinzione della nostra amministrazione comunale è che, ora che la ricostruzione edilizia sta volgendo al termine, dobbiamo dotare i nostri meravigliosi paesi di servizi adeguati, spazi di aggregazione, luoghi di ritrovo ma anche di imprenditorialità, ed è però fondamentale, prima di tutto, saper leggere il territorio individuandone con lucidità e lungimiranza le potenzialità e le autentiche vocazioni. Ringrazio sentitamente gli studenti, i docenti, tutti gli ospiti che hanno partecipato alla tavola rotonda di Fossa, a cominciare dalla soprintendente Collettini e dal senatore Guido Liris“.

A snocciolare i numeri della ricostruzione post-sismica, focalizzata su Sant’Eusanio Forconese e la sua frazione Casentino, è stato invece il titolare dell’Usrc Fico: “ad oggi sono state presentate 110 pratiche di aggregati, per 131 milioni di euro, con istruttorie già concluse per 93 aggregati e per un valore di 108 milioni. Quindi siamo ad uno stato di avanzamento molto elevato, dell’85%, per quanto riguarda i contributi approvati. I lavori sono stati effettuati e conclusi su 52 aggregati. Il tema che adesso dovremo affrontare è quello del ritardo su alcuni aggregati relativi ai sottoservizi e in particolare per l’allaccio del gas, che impedisce il rientro dei proprietari. Oltre la ricostruzione edilizia c’è però l’obiettivo del ripopolamento pieno di questi splendidi borghi e gli studenti delle quattro università hanno dato un importante contributo, di cui faremo tesoro, per quello che riguarda la ridestinazione d’uso di edifici pubblici e in termini di rigenerazione urbana, necessarie a rendere più attrattivo l’abitare in questi paesi”.

Gli studenti internazionali sono arrivati mercoledì 19 maggio, e dopo aver visitato l’Aquila, Fossa e Sant’Eusanio Forconese, hanno giovedì presentato nella sala conferenze di Fossa, con una mostra e una tavola rotonda, le loro proposte progettuali anche qui per l’ex scuola, da ripensare come spazio laboratoriale, ad uso sociale e didattico, come mercato contadino con laboratori di trasformazione e orti contigui, come cantina vitivinicola, come struttura a servizio di una pista ciclabile e dell’ecoturismo, il tutto al fine di riconnettere il borgo con il villaggio Map realizzato nel post sisma 2009 e con il castello in cima al monte Cerro.

Ora gli studenti si concentreranno sull’ex edificio scolastico di Casentino, che oggi ospita famiglie che hanno ancora l’abitazione inagibile, al fine di immaginare una ottimale destinazione d’uso, chiusa la fase dell’emergenza abitativa.





A fare da “ciceroni” nella nuova e ultima tappa, prima della partenza per Napoli, l’ingegnere strutturista Mimmo Srouor, ex assessore regionale, il docente della Federico II Vannelli e l’assessore comunale di Sant’Eusanio Forconese, Chiara Di Michele.

“Ai ragazzi abbiamo spiegato come si fa a recuperare, restaurare, ricostruire questi aggregati edilizi – ha spiegato Srour – , come funziona la complessa ed articolata normativa e le filiere della ricostruzione post sisma 2009. Abbiamo altresì spiegato nel dettaglio come viene identificato un aggregato edilizio e cosa sono e a cosa servono i Piani di ricostruzione. Soprattutto, siamo entrati nel merito di un tema fondamentale, quello della prevenzione, ovvero della messa in sicurezza degli edifici, delle soluzioni tecniche ed edilizie adottate per massimizzare l’indice di vulnerabilità sismica. Tutte conoscenze che noi abbiamo appreso e sviluppato sul campo, e che non sono scontate nei Paesi da dove provengono i nostri ospiti, come ha confermato del resto l’enorme interesse riscontrato nelle nostre visite”.

Ha spiegato a sua volta il professor Vannelli: “Casentino è una piccola frazione di un piccolo borgo e questo rappresenta per noi senz’altro un interessante caso di studio, come lo sono le tecniche e le soluzioni adottate nella ricostruzione edilizia. Senza dubbio da questo punto di vista il cratere sismico 2009 rappresenta, come sempre avvenuto dopo i terremoti che hanno colpito il nostro Paese, un luogo di grande sperimentazione e di innovazione tecnica, culturale e progettuale. Del resto, la nostra partnership con il Comune di Sant’Eusanio Forconese e con l’Usrc aveva proprio l’obiettivo di condividere queste conoscenze acquisite e di consentire ai nostri studenti di mettersi alla prova, proponendo soluzioni progettuali per edifici pubblici da ripensare, come già avvenuto appunto per la ex scuola di Sant’Eusanio, e ora quella di Casentino, per la quale presenteremo le proposte a settembre”.

Dopo aver ringraziato tutti gli studenti e docenti, in partenza per Napoli, l’assessore Di Michele ha infine sottolineato che “il lavoro che stanno facendo questi ragazzi e che proseguirà nei prossimi mesi sarà per noi prezioso. Inoltre abbiamo visto con soddisfazione che i nostri ospiti sono stati davvero colpiti dalla bellezza, dalla ricchezza storica e architettonica, dalla qualità ambientale e paesaggistica di questo territorio. Questa partnership ha avuto dunque anche un positivo risvolto promozionale, di allargamento degli orizzonti e di confronto internazionale”.

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